Il caso di Alessandro Venturelli non verrà archiviato: indagini prorogate per il 22enne scomparso
"Ci siamo riusciti, nessuna archiviazione, risultato raggiunto. Abbiamo ottenuto ulteriori 6 mesi di indagini suppletive". Lo ha scritto su Facebook l'avvocato Claudio Falleti, che insieme ad altri colleghi, stanno assistendo i familiari di Alessandro Venturelli, il 22enne scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020.
Si è tenuta oggi, lunedì 7 ottobre, l'udienza durante la quale si è discussa la possibilità di archiviare o meno il fascicolo a carico di ignoti per sequestro di persona, dopo la richiesta della Procura di Modena. La giudice del tribunale di Modena Carolina Clò ha deciso di prorogare per altri sei mesi le indagini relative alla scomparsa del giovane.
La madre, Roberta Carassai, non si è mai arresa e in questi giorni era all’estero, insieme a Falleti, per verificare alcune segnalazioni. Questa mattina la squadra mobile ha depositato nuovi documenti dopo alcuni avvistamenti in Romania. All'udienza era presente solo il padre di Alessandro Venturelli, Roberto, insieme all'avvocata Giovanna Ferrari.
Le indagini sulla scomparsa del 22enne
Il giovane, all'epoca 22enne, era uscito di casa e scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020. Inizialmente il caso è stato trattato come un allontanamento volontario, poi era stato aperto un fascicolo per sequestro di persona contro ignoti.
Nei primi mesi erano state effettuate anche ricerche nelle zone dei calanchi sassolesi, con diverse forze in campo, tra cui Vigili del fuoco con i droni e unità cinofila. Attività che purtroppo non hanno mai portato a nulla.
La mamma di Alessandro Venturelli: "Un figlio non si archivia"
La madre del ragazzo, Roberta Carassai, e suo marito Roberto non hanno mai perso la speranza e hanno lanciato appelli rivolti a chiunque possa avere informazioni utili a ritrovare il 22enne. Nei giorni scorsi in un'intervista la donna aveva detto: "Comunque vada l’udienza, io non smetto di cercarlo. Un figlio non si archivia".
Negli ultimi mesi aveva chiesto che le ricerche venissero estese anche all’estero, in particolare in Olanda, dopo che una perizia sui dispositivi elettronici del figlio aveva fatto emergere che nei giorni prima di sparire aveva fatto ricerche relative proprio al Paese. In più, avrebbe ricevuto anche alcune segnalazioni in cui era stato descritto come un senzatetto.
La madre di Alessandro Veturelli di recente è diventata la presidente di "Nostos International Italia Odv", un'organizzazione di volontariato dedicata alla ricerca di persone scomparse. "Nostos, che in greco antico significa ‘ritorno a casa', – viene spiegato in una nota – si propone di affiancare le famiglie in questo doloroso percorso, attraverso l'attivazione di volontari specializzati in collaborazione con le istituzioni nazionali ed internazionali".
"L'obiettivo è affiancare le forze dell'ordine e superare i limiti operativi tradizionali, – spiega la presidente Carassai – lavorando in stretta sinergia con le istituzioni ma soprattutto coinvolgendo attivamente la cittadinanza. Tutto questo ricordando che la solidarietà è il faro che guida verso casa".