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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, il mistero delle ferite sul corpo: “Non cadde, mani e vestiti erano puliti”

Resta ancora un mistero la morte di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa il 14 dicembre di 3 anni fa e trovata dopo giorni nel giardino dell’ex Opg. Centrali potrebbero ancora essere le ferite trovate sul viso della donna. Secondo la consulente della famiglia, che ha parlato alla trasmissione Quarto Grado, Resinovich potrebbe aver avuto una colluttazione prima di morire.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Liliana Resinovich
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Continuano le indagini sulla morte di Liliana Resinovich a distanza di quasi 3 anni dal misterioso decesso. Da quando il corpo della 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 è stato trovato nel giardino dell'ex Opg di Trieste, il caso relativo non è mai stato risolto. Durante la puntata di Quarto Grado andata in onda venerdì 4 ottobre, si è tornato a parlare delle ferite trovate sul corpo di Resinovich, lesioni che secondo i consulenti della famiglia di Lilly, potrebbero ancora dare qualche indicazione. 

Le prime da considerare, sono quelle trovate sul volto della 63enne. Secondo la consulente della famiglia di Resinovich, Fabiola Giusti, si tratta di ferite che la donna si sarebbe procurata in vita. Non è da escludere che siano state causate da un pugno o da un urto contro qualcosa avvenuto prima del decesso.

Liliana Resinovich (Facebook)
Liliana Resinovich (Facebook)

Secondo una prima analisi dei tessuti conservati nei vetrini e condotta da una consulente della Procura, risulterebbero traumi precedenti alla morte: si tratterebbe di una tumefazione della palpebra destra, un'infiltrazione su lingua e orecchio sinistro e lesioni su indice e anulare. Le autorità sono ora chiamate a capire come Lilly possa essersi procurata queste lesioni. L'ipotesi che sia caduta nel bosco prima della morte, secondo la consulente della famiglia, è da scartare. "Dovrebbe avere le mani e i vestiti sporchi – ha spiegato alla trasmissione Mediaset -. I vestiti non sono sporchi, le mani neppure. Sono risultati puliti anche a un esame visivo. I vestiti sembravano usciti dalla tintoria, stirati e puliti".

La famiglia ipotizza la donna abbia avuto una colluttazione. Lo scontro però non sarebbe stato tale da indurla alla morte, visto che il decesso sarebbe avvenuto per asfissia. L'ipotesi è che Resinovich possa aver perso i sensi dopo lo scontro fisico e che sia poi stata assassinata con un sacchetto sulla testa.

Altro mistero riguarda la mancanza di segni animali sul corpo di Liliana. Se è vero che la 63enne morì il giorno della scomparsa, così come testimonierebbero i nuovi rilievi effettuati sulla salma, è altrettanto strano che sul cadavere trovato nel bosco giorni dopo il 14 dicembre 2021 non siano stati trovati segni di animali, tra gatti, cinghiali o cani.

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