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Conflitto Israelo-Palestinese

Come risponderà Israele all’attacco dell’Iran su Tel Aviv: cosa succede ora

Teheran ha lanciato 200 missili su Tel Aviv e altre città dello Stato Ebraico. La risposta di Netanyahu potrebbe essere simile a quella dello scorso aprile, quando dopo i razzi e i droni arrivati dall’Iran, l’IDF aveva bombardato una base aerea militare vicino alla città di Esfahan. Il pericolo però è che la rappresaglia di Israele prenda di mira il cuore del programma iraniano sul nucleare.
A cura di Biagio Chiariello
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"L'Iran ha commesso un grosso errore e pagherà per questo". Il premier Benjamin Netanyahu, in apertura della riunione del gabinetto di sicurezza, è stato chiarissimo su quella che potrebbe essere la replica di Israele dopo l'attacco con 200 missili sferrato dall'Iran contro Tel Aviv e altre grandi città dello Stato Ebraico. "Rispetteremo la regola che abbiamo fissato: chiunque ci attacchi, noi l'attaccheremo", ha scandito il numero uno israeliano.

Secondo alcuni funzionari citati dal New York Times, la previsione più ottimistica è una ripetizione di quanto accaduto lo scorso aprile, quando Israele ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell'Iran centrale. In quell'occasione, Tel Aviv ha agito in rappresaglia a un attacco di Teheran che aveva deciso di colpire direttamente lo Stato Ebraico all'interno dei suoi confini, superando così la linea rossa dell'attacco diretto. L'Iran, a sua volta, aveva agito a seguito del bombardamento del consolato iraniano a Damasco, avvenuto a inizio mese.

L'Iran attacca Israele, come risponderà Tel Aviv

Gli scenari più estremi esplorati questa volta, secondo gli stessi funzionari americani, prevedono che Israele possa colpire le strutture nucleari, in particolare i siti di arricchimento di Natanz, il cuore del programma iraniano sul nucleare. Anche se al momento non ci sono conferme ufficiali di tale operazione.

È proprio a Natanz che, secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), l'Iran ha accelerato la sua produzione di uranio arricchito a livelli (60%) prossimi a quello necessario (90%) per produrre armi atomiche, ben al di sopra del 3,67% massimo imposto dall'accordo del 2015, che gli Stati Uniti hanno abbandonato unilateralmente tre anni dopo.

"L’aeronautica militare continua a operare a pieno regime e stasera continueremo a colpire con forza in Medio Oriente come facciamo da un anno", ha intanto dichiarato in un comunicato il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano. Tuttavia, il Capo di Stato Maggiore Herzi Halevi ha fatto capire di non avere fretta: "Saremo noi a decidere quando farla pagare al regime e dimostreremo le nostre capacità di sorprendere".

Il precedente attacco di Teheran ad aprile

Israele aveva comunicato che durante l'attacco iraniano di aprile furono lanciati 185 droni, 36 missili da crociera e 110 missili terra-terra. La maggior parte è arrivata dall'Iran, ma una piccola parte anche dall'Iraq e dallo Yemen. Le armi utilizzate nel bombardamento erano "più sofisticate di qualsiasi cosa Israele avesse conosciuto" durante i primi sei mesi di guerra contro Hamas.

L'attacco ha causato danni minori a una base militare e le schegge hanno ferito gravemente una bambina di 7 anni di una comunità araba beduina nel sud di Israele.

Secondo Grant Rumley, ex funzionario del Pentagono e ricercatore senior presso il Washington Institute for Near East Policy, l'Iran avrebbe probabilmente replicato l'attacco di aprile con una combinazione di droni, missili da crociera e missili balistici. "È chiaro che questa volta Teheran voleva evitare i fallimenti di aprile utilizzando principalmente missili balistici, che viaggiano molto più velocemente e possono rapidamente sopraffare un sistema di difesa aerea".

A differenza, però, di quanto avvenuto in primavera — quando Israele aveva avuto diversi giorni di preavviso per coordinare le difese con i propri alleati in Medio Oriente — l'attacco di ieri sera è avvenuto con solo poche ore di preavviso. "È difficile considerare questo nuovo attacco come meramente simbolico", ha affermato Rumley. "Sembra sicuramente un'escalation da parte dell'Iran".

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