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Il ministro Giorgetti ammette che la crisi del clima è un problema per l’economia

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha riconosciuto che “il cambiamento climatico” è tra gli elementi che sta rendendo le “catastrofi naturali” sempre più frequenti e più gravi. Una posizione in linea con la scienza, ma diversa da quella espressa pochi giorni prima dalla presidente del Consiglio Meloni.
A cura di Luca Pons
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"Il cambiamento climatico e i modelli di sviluppo globale stanno accelerando ulteriormente la frequenza e la gravità delle catastrofi naturali, che comportano rischi significativi per la stabilità economica e finanziaria". A dirlo è stato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, in una comunicazione inviata a un incontro dell'Ania, l'associazione delle imprese assicuratrici.

Parole che sembrano quasi scontate, ma che non combaciano con la linea del governo Meloni sul tema. Negli ultimi anni l'accelerazione del surriscaldamento globale ha portato a conseguenze evidenti sul clima, e naturalmente l'aumento di eventi estremi crea danni non solo alle vite delle persone direttamente coinvolte, ma anche all'economia in senso più ampio. Proprio in questi giorni l'Emilia-Romagna e le Marche stanno affrontando la terza alluvione disastrosa nel giro di meno di due anni, ed è solo uno degli esempi del fenomeno.

"L'ultimo decennio ha visto gli eventi catastrofici più costosi della storia incidere sulla crescita economica e sul benessere individuale", ha continuato Giorgetti. "Al di là dei danni immediati, questi eventi hanno conseguenze economiche a lungo termine effetti negativi, poiché perturbano i mercati e mettono a dura prova le finanze pubbliche".

Insomma, il ministro ha detto chiaro e tondo che il cambiamento climatico è direttamente collegato al gran numero di catastrofi naturali, sempre più intense e sempre più ravvicinate, che colpiscono l'Italia e non solo. E ha ammesso che occuparsi di questo tema è una priorità, perché ci sono se non altro degli effetti economici "a lungo termine" che "mettono a dura prova le finanze pubbliche".

Le parole di Giorgetti assumono importanza soprattutto perché invece pochi giorni fa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato davanti all'assemblea di Confindustria promettendo di impegnarsi contro il Green deal europeo. Un piano dell'Ue per contrastare il surriscaldamento del clima che però avrebbe la colpa di "mettere a rischio l'industria", secondo il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, che ha insistito: "La decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle".

Dal palco poi Meloni ha parlato di un "approccio ideologico" sul clima che porta "risultati disastrosi", e che quindi va "corretto": quello ecologista. Intanto, sul piano politico la polemica impostata dal centrodestra si è concentrata soprattutto sull'utilizzo dei fondi assegnati all'Emilia-Romagna (amministrata sul centrosinistra) per le opere sul territorio.

Verso l'esecutivo, al contrario, sono arrivate accuse sulla lentezza dei risarcimenti alle famiglie. Pochissime voci, soprattutto dal governo, hanno riconosciuto l'alluvione come l'ennesimo segnale sull'urgenza della crisi climatica. Il ministro Giorgetti è stato tra i pochi ad ammetterlo, anche se in un contesto completamente diverso.

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