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Nuova aggressione in corsia al Policlinico di Foggia, 18enne prende a calci e pugni infermieri: arrestato

L’aggressione questa volta nel pronto soccorso del Policlinico “Riuniti” di Foggia dove due infermieri sono stati presi a calci, schiacci e pugni da un paziente 18enne che era giunto poco prima nel reparto di emergenza. Gli agenti accorsi sul posto hanno arrestato in flagranza il giovane per lesioni personali. I sindacati hanno proclamano lo stato di agitazione.
A cura di Antonio Palma
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Ancora violenza contro i sanitari in corsia e ancora una volta lo scenario del pestaggio è il policlinico di Foggia, già teatro della brutale aggressione dei giorni scorsi da parte di alcuni parenti di una paziente deceduta ai danni di medici ed equipe del reparto di Chirurgia Toracica. A darne notizia sono i sindacati dei sanitari che hanno proclamano lo stato di agitazione per chiedere interventi immediati.

L’aggressione questa volta nel pronto soccorso del Policlinico “Riuniti” di Foggia dove due infermieri sono stati presi a calci, schiacci e pugni da un giovane paziente 18enne che era giunto poco prima nel reparto di emergenza. Secondo il racconto delle vittime dell’aggressione, il ragazzo era stato già registrato in accettazione quando, dopo un breve scambio di battute, si sarebbe scagliato contro il personale presente nel pronto soccorso.

Il diciottenne era stato solo registrato ma, a detta dei testimoni, il paziente era in stato di ansia evidente e ha iniziato a inveire contro gli infermieri prima di scagliarsi contro di loro senza un apparente motivo. Due i sanitari coinvolti, uno colpito con calci e pugni, l'altro preso a schiaffi. Fortunatamente nessuno di loro ha riportato lesioni gravi ma l’aggressione ha fatto scattare subito l’allarme con l’intervento delle forze dell’ordine in pronto soccorso. Gli agenti accorsi sul posto hanno arrestato in flagranza il 18enne che è stato portato in carcere con le accuse di lesioni personali a personale esercente la professione sanitaria e resistenza a pubblico ufficiale.

Intanto Anaao Assomed e Cimo Fesmed hanno proclamano lo stato di agitazione e annunciano la manifestazione unitaria prevista a Foggia, per lunedì 16 settembre. “Maruggio, Taranto, Erchie, Foggia. Sono solo gli ultimi casi di violenze subite da medici durante lo svolgimento del loro lavoro. Più di uno a settimana. L'ultimo, quello di Foggia”spiegano i segretari regionali di Anaao Assomed, Angelo Mita e di Cimo-Fesmed, Arturo Oliva, aggiungendo: “È l'apice di una escalation continua e inarrestabile. Vertici, incontri, decisioni, sino ad ora, si sono rivelati insufficienti per contrastare un fenomeno in costante crescita. Non possiamo perdere altro tempo. Per questo proclamiamo lo stato di agitazione, perché oggi mancano le condizioni minime di sicurezza per svolgere giornalmente il nostro lavoro”.

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