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Torna a casa dopo un intervento al cuore, muore a casa per una dissecazione aortica

Un uomo di 79 anni è morto per una dissecazione aortica dopo un’operazione chirurgica nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Belluno. Indagati il primario e il chirurgo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un uomo di 79 anni di Cortina è morto dopo essere tornato a casa in seguito a un'operazione chirurgica. L'uomo è deceduto per una dissecazione aortica che non gli ha lasciato scampo. Gianfranco Alberti, così si chiamava la vittima, era stato ricoverato per giorni nell'ospedale San Martino di Belluno, nel reparto cardiologia.

Ieri sul corpo dell'uomo è stata eseguita l'autopsia. Ora ci vorranno mesi per avere le risposte alle domande della Procura che ha incaricato il medico legale di far luce sulla morte sospetta.

Sul caso è stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo con responsabilità colposa in ambito sanitario. Al momento sono indagati due medici del nosocomio di Belluno: il primario del reparto di Cardiologia e il medico che ha messo gli stent sul cuore del 79enne.

Presenti alle verifiche effettuate sul corpo, anche i consulenti delle altre parti: il medico legale Marchesin, per la famiglia della vittima, il dottor Ius per il primario, infine il medico legale Silvia Tambuscio per lo specialista che ha effettuato la procedura di inserimento degli stent. Da un primo accertamento, sembrerebbe che Alberti sia morto per emotorace da dissecazione aorta toracica. 

La procura ora vuole chiarire se nel corso del ricovero, i cardiologi potevano o meno capire l'esistenza di un problema all'aorta. Per accertare questo dettaglio, bisognerà attendere diverse settimane. Dopo aver effettuato l'esame autoptico, gli inquirenti stanno proseguendo con tutte le indagini del caso. L'inchiesta sembra essere ancora all'inizio ed è possibile che altre persone siano iscritte al registro degli indagati. Ulteriori informazioni saranno rese disponibili solo con il prosieguo delle indagini.

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