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Ponte sullo Stretto, cosa cambia nell’iter per la realizzazione dell’opera con il dl Infrastrutture

Con il decreto Infrastrutture, che ha ottenuto ieri l’ok alla Camera, cambiano le modalità per l’approvazione del progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina: non dovrà più essere presentato per intero (la scadenza era oggi, 31 luglio) ma sarà approvato “per fasi costruttive”, cioè a pezzi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo l'approvazione del decreto Infrastrutture cambiano le modalità per l'approvazione del progetto esecutivo: uno volta che il decreto sarà convertito in legge, cosa che dovrà avvenire entro il prossimo 28 agosto, si potrà approvare il progetto esecutivo non nella sua interezza ma "per fasi costruttive", a pezzi. È questa la principale novità che riguarda l'infrastruttura voluta da Salvini. Secondo il decreto Ponte del marzo 2023 la data ultima dell'approvazione del progetto esecutivo era "il 31 luglio 2024".

È lo stesso amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, a spiegare la misura: "Tenuto conto che il Ponte è un insieme di infrastrutture diverse (le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, 40 km di raccordi stradali e ferroviari, funzionali e utili fin da subito alla popolazione), si potrà procedere con la progettazione esecutiva per fasi, in relazione a ciascuna tipologia di infrastruttura, per ottimizzare la costruzione e contenere tempi e costi. Il Ponte, le torri e i blocchi di ancoraggio saranno ovviamente un unico progetto esecutivo".

Questo è uno dei passaggi contestati da Angelo Bonelli (Avs), il quale sottolinea che il dl Infrastrutture "modifica le condizioni affermando che il progetto esecutivo può essere approvato per stralci funzionali. Ma un ponte non può essere approvato per stralci funzionali perché è un'opera indivisibile".

A che punto è l'iter per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina

Il progetto definitivo aggiornato e il piano economico finanziario devono ancora essere approvati dal Cipess e solo successivamente sarà avviata la progettazione esecutiva – da tabella di marcia iniziale doveva essere approvata entro oggi – che dovrà anche questa ricevere l'ok dal comitato interministeriale che si occupa della programmazione economica del nostro paese. Quest'ultimo step, se anche si procedesse spediti senza intoppi, non potrebbe avvenire prima della fine del 2024. E poi comunque, subito dopo l'approvazione del progetto definitivo, partiranno i ricorsi già annunciati.

Poi naturalmente c'è la questione ancora in sospeso delle 239 richieste di integrazioni avanzate dal Mase, alle quali la Stretto di Messina Spa risponderà entro il 12 settembre, dopo aver chiesto una proroga di 120 giorni in più per la presentazione della documentazione integrativa richiesta nell'ambito della procedura in corso di valutazione di impatto ambientale: "Le risposte alle osservazioni del Mase, che non comportano modifiche al progetto e non riguardano la fattibilità tecnica, sono in corso di predisposizione e saranno trasmesse entro la scadenza del 12 settembre", ha confermato ieri Ciucci. Secondo il cronoprogramma, l'obiettivo è ottenere entro il 31 dicembre 2024 l'approvazione da parte del Cipess del progetto definitivo aggiornato e il piano economico finanziario, in modo da poter partire con la fase realizzativa dell'opera, per aprire effettivamente al traffico il ponte che collega la Sicilia e la Calabria entro il 2032.

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