“Mia moglie ha un coltello alla gola, il suo stalker è tornato libero e ha rapito lei e il figlio”

“Mia moglie è sparita con il bimbo, penso che sia stata portata via con la forza”. Inizia così la drammatica telefonata fatta al 112 dal marito della 26enne che, insieme al figlio di 5, è stata rapita a Borgoricco, in provincia di Padova, da un 33enne. Il sequestratore è stato rintracciato e, dopo un breve inseguimento, è stato arrestato. Il piccolo e la mamma stanno bene.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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"Mia moglie è sparita con il bimbo, penso che sia stata portata via con la forza". Inizia così la drammatica telefonata fatta al 112 dal marito della giovane di 26 anni che, insieme al figlio di 5, è stata sequestrata a Borgoricco, in provincia di Padova, da un 33enne.

"Stamattina l'ho chiamata, mi ha detto che stava lasciando il bimbo all'asilo per correre al lavoro, ma non ha lasciato il bimbo e non è arrivata al lavoro. Ho riprovato a chiamarla e a scriverle ma non mi ha risposto. Sono appena arrivato a casa per vedere se era qua, ma non è qui", dice ancora l'uomo all'operatore.

Secondo quanto emerso, l'indagato, di origini albanesi, avrebbe sequestrato la connazionale e suo figlio, nonostante fosse destinatario di un recente provvedimento cautelare, un divieto di avvicinamento per il reato di atti persecutori. "Lei aveva uno stalker condannato, era in prigione, ma è da poco tornato in libertà", spiega il marito della 26enne e papà del piccolo.

L'uomo si è attivato e ha contattato il numero di emergenza subito dopo aver ricevuto una chiamata dalla moglie: "Al telefono mi ha detto che andava tutto bene, ma dalla voce non era tranquilla". E infatti, poco dopo, la sua sensazione viene confermata.

"Ha un coltello alla gola, se vede i Carabinieri uccide mia moglie e il bambino"

"Sono andato via da casa perché lui mi ha chiamato, – riferisce ancora il marito della donna durante una seconda chiamata al 112 – mia moglie ha un coltello sulla gola e il bimbo è dietro. Mi ha detto di richiamarvi e di dire che mi sono sbagliato e va tutto bene, è vicino a casa, in teoria. Però mi sta controllando, se vede i Carabinieri uccide mia moglie e il bambino".

"Dove si trova sua moglie adesso?", chiede l'operatore. "Non ne ho idea, è in macchina con lui, ma non so che auto abbia". "E lui chi è?", "È appena uscito dal carcere di Treviso. Mi ha fatto comprare una fascetta, mi ha detto che mi devo legare da qualche parte e mi dirà lui dove devo andare. Prima voleva che tornassi a casa, ma deve aver visto i Carabinieri", prosegue.

Il marito lascia il numero di cellulare della donna all'operatore che riesce a chiamarla. "Non mi ha detto niente di questo, ma ho sentito anche il bambino. Mi ha detto che era in zona Massanzago, vicino a dove lavorava, anche se non siamo sicuri".

L'uomo è nel panico e chiede l'intervento degli uomini dell'Arma, ma allo stesso teme per la vita della compagna. "Se riuscite ad andare senza macchina dei Carabinieri, per piacere, perché lui le ha messo un coltello sulla gola. Mia moglie l'ha visto la settimana scorsa con una station wagon blu scuro, aveva i supporti per mettere la valigia sopra".

La chiamata si conclude con l'operatore che cerca di tranquillizzare il marito della 26enne e gli preannuncia l'intervento dei Carabinieri: "Lei mi faccia sapere, ora mandiamo una macchina".

L'inseguimento e l'arresto del sequestratore

I Carabinieri del Comando Provinciale di Padova, supportati dai colleghi dei Comandi Provinciali di Treviso, Vicenza e Trento, alla fine sono infatti riusciti a individuare il veicolo. Ne è nato un inseguimento proseguito per quasi un centinaio di chilometri fino a Grigno (in provincia di Trento) dove il sequestratore è stata accerchiato, bloccato e arrestato con il supporto dei carabinieri di Bassano e di Borgo.

Dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona, rapina aggravata, minaccia aggravata, violenza privata e violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. La donna e il figlio, nonostante il forte choc, stanno bene e sono tornati a casa.

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