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La classifica dei più “tartassati” dall’Irpef in Italia: Milano, Roma e Monza sul podio

Vivono a Milano i contribuenti Irpef più tartassati d’Italia. La Cgia di Mestre ha stilato una classifica basata sull’Irpef media pagata nelle diverse province del nostro Paese. Vediamo quali sono le città in cui si versano più tasse al Fisco e quelle in cui si paga di meno.
A cura di Giulia Casula
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Vivono a Milano i contribuenti Irpef più tartassati d’Italia. L'Ufficio studi della CGIA di Mestre ha stilato una graduatoria basata sull'importo Irpef medio pagato dagli italiani al Fisco nelle 107 province in cui è diviso il territorio nazionale.

Dalla classifica della CGIA emerge che nel 2022 i contribuenti del capoluogo lombardo hanno versato all’erario un’imposta media sui redditi delle persone fisiche pari a 8.527 euro. Sul podio seguono Roma con un Irpef media di 7.092 euro e la provincia di Monza-Brianza con 6.574 euro.  Anche a Bolzano e a Bologna gli importi risultano elevati: rispettivamente 6.472 euro e 6.323 euro.

Fonte: CGIA
Fonte: CGIA

I meno "vessati" del Paese, invece, vivono in Sardegna. In particolare nella provincia del Sud Sardegna l’Irpef media pagata all'erario da ciascun contribuente è stata di 3.338 euro. In generale, il dato medio nazionale risulta di 5.381 euro. Come specifica il report, su un totale di poco più di 42 milioni di cittadini che versano l'Irpef in Italia la percentuale che ha versato una cifra inferiore alla media nazionale è pari al 69%. In altre parole, 7 contribuenti su 10 hanno pagato al Fisco meno di 5.381 euro all’anno.

Fonte: CGIA
Fonte: CGIA

Va detto, le regioni in cui il prelievo fiscale è maggiore sono poi quelle con i livelli di reddito più alti e le stesse, come segnala la CGIA, in cui "la qualità e la quantità dei servizi erogati dalle Amministrazioni pubbliche sono di rango superiore rispetto a quelli somministrati nelle altre aree del Paese dove si pagano meno tasse".

In Ue siamo tra quelli che pagano di più

"Nonostante il peso delle tasse negli ultimi anni sia in calo (vedi Graf. 1), continuiamo ad avere un livello di pressione fiscale tra i più elevati in UE", osserva il report. Nello scorso anno, infatti, solo in quattro Paesi Ue – Francia, Belgio, Danimarca e Austria – si è riscontrata una pressione fiscale superiore alla nostra. A Parigi si è registrata una pressione fiscale del 45,8%, seguita dal 45,3% di Bruxelles, dal 44,5% di Copenaghen e dal 42,9% di Vienna.

Tra i 27 l'Italia risulta quinta con un peso fiscale del 42,5% del Pil contro alla media europea del 40,3%. Negli ultimi anni, la pressione fiscale nel nostro Paese è progressivamente diminuita seppur con lievi variazioni: tra il 42,7% del 2020 e il 42,1% stimato per quest'anno. È l'Irlanda invece, a guadagnarsi il titolo di Paese in cui si paga meno: per versare le tasse al Fisco sono sufficienti 83 giorni (contro i 155 italiani).

Fonte: CGIA
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