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backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Inchiesta Fanpage su Gioventù Nazionale, Pd prepara interrogazione: “Meloni deve spiegare”

“Gioventù Meloniana”, l’inchiesta di Fanpage.it – con una giornalista infiltrata per mesi nell’organizzazione giovanile che forma la futura classe dirigente di Fratelli d’Italia, rivelando pratiche che vanno dai corsi fascisti agli insulti razzisti – ha sollevato reazioni dal mondo politico. Matteo Mauri (Pd) ha annunciato un’interrogazione parlamentare.
A cura di Luca Pons
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L'inchiesta di Fanpage.it Gioventù Meloniana, che tramite una giornalista infiltrata per mesi ha rivelato le dinamiche interne a Gioventù nazionale (che forma la futura classe dirigente di FdI), "alza il velo sull'inquietante realtà che gravita attorno al movimento giovanile di Fratelli d'Italia che, da quanto riportato nell'inchiesta giornalistica, sembrerebbe inneggiare e promuovere il fascismo anche attingendo impropriamente fondi dalle casse dello Stato". Lo ha dichiarato Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Pd ed ex viceministro degli Interni.

Nell'inchiesta ci sono diversi aspetti che, "se confermati, dovranno essere chiariti dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni", ha detto Mauri. "A partire dalle dichiarazioni di alcuni esponenti dell'organizzazione giovanile che parlano di un escamotage per utilizzare dei fondi del servizio civile per finanziare attività politiche e campagne di propaganda e apologia del fascismo". Sul tema, Mauri ha annunciato che il Partito democratico presenterà un'interrogazione parlamentare. Anche la senatrice Quartapelle ha contestato: "È vero che le associazioni giovanili di Fdi impiegano per la propria attività operatori volontari del servizio civile nazionale?" Il servizio civile è "sotto diretta responsabilità della presidente Meloni", e "non è prevista la possibilità di operare all'interno di partiti politici", tanto più se per "attività che appaiono a tutti gli effetti finalizzate all'apologia del fascismo".

Il deputato dem Matteo Orfini, sui social, ha commentato: "Ovviamente appena terminato il G7 Giorgia Meloni commissarierà l'organizzazione giovanile del suo partito ed espellerà quei parlamentari che hanno consentito quanto emerso nell'inchiesta di Fanpage, ovvero una continua e organizzata apologia del fascismo. Vero Giorgia?".

Marco Furfaro, deputato del Pd, ha definito l'inchiesta "inquietante. Inni al Duce, a Hitler, ai Nar. C'è tutto il peggio della nostra storia". Furfaro ha lamentato: "Da Giorgia Meloni e dagli esponenti del suo partito solo silenzi incomprensibili. Perché non riescono a dire che quella roba è vergognosa e verrà punita ed espulsa dal partito?" La risposta è che "quei giovani sono indottrinati, portati da adulti sulla strada dell'ideologia fascista. Con la solita codardia, tipica: gli viene detto di non parlarne con i giornalisti, di non fare foto e video mentre si inneggia al fascismo. Il silenzio di Giorgia Meloni allora diventa chiaro, lampante, illuminante".

Il senatore dem Francesco Verducci ha chiamato in causa il ministro Piantedosi: "Riferisca nelle aule parlamentari su quali misure intenda adottare al fine di fare piena chiarezza sui fatti riportati e per impedire rigurgiti e ricostruzione di organizzazioni di chiara marca neofascista. Stiamo presentando una interrogazione urgente al ministro".

Anche la vicepresidente del Partito democratico Chiara Gribaudo ha definito "agghiacciante" quanto emerso dall'inchiesta di Fanpage. "Ci mostra un mondo ben diverso da quello che racconta Giorgia Meloni. Tra saluti romani, motti fascisti, elogi al nazismo e indottrinamento lo scenario che abbiamo di fronte è quello di un gruppo di estrema destra, che non ha minimamente fatto i conti con la storia, che vive con fastidio la Costituzione antifascista. A peggiorare il quadro la presenza nelle sedi di alti dirigenti del Partito che si salutano con il “metodo del legionario” tanto caro ai neofascisti.  Che Meloni non sapesse nulla è francamente impensabile. O è la persona più distratta del mondo o, più probabilmente, conosce benissimo i “suoi ragazzi” e non fa nulla per fermare certe derive", ha dichiarato. "C’è un clima orribile nel Paese. Preoccupante. Di quello che è successo in Parlamento ne abbiamo ampiamente parlato, ma avvengono fatti gravi anche nelle città come l’assalto, stanotte, ad un pub “di sinistra” (a cui va la mia solidarietà) a Roma da parte di un gruppo neonazista. È un momento storico delicato per l’Italia. Dobbiamo essere uniti e determinati nella condanna, nella denuncia, nella Resistenza quotidiana".

Anche la collega e deputata Ilenia Malavasi ha chiesto alla premier di "non tacere di fronte alla gravità inaudita di ciò che emerso nell'inchiesta di Fanpage. Nelle sedi di FdI – con parlamentari della Repubblica presenti – i ragazzi di Gioventù nazionale, futura classe dirigente meloniana, fanno apologia di fascismo, inneggiando al duce", ha aggiunto. La smettessero di raccontare la storiella del partito moderato e conservatore. Ora è molto chiaro perché stanno portando avanti le riforme dell'autonomia differenziata e del premierato. La repubblica gli sta stretta. Pubblicamente si mascherano mentre privatamente inneggiano al fascismo con parole vergognose", ha ribadito.

La senatrice Simona Malpezzi si è reviolta a Meloni perché faccia "chiarezza su gesti, parole, canti che, da quanto appare nel servizio, sembrano condurre all'apologia di fascismo sotto lo sguardo compiacente di parlamentari di FdI". Anche la deputata Michela Di Biase ha detto che "le accuse che emergono dall'inchiesta richiedono risposte in primis dalla presidente Meloni, tanto sull'aspetto politico della vicenda che su eventuali implicazioni legate al finanziamento dell'organizzazione giovanile". Walter Verini, senatore Pd, ha commentato dicendo che "la destra sporca l'immagine dell'Italia".

Anche la vicepresidente dei dem a Palazzo Madama, Beatrice Lorenzin ha dichiarato che "l'inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale è scioccante e inaccettabile. Inneggiare al fascismo, fare il saluto romano e urlare ‘Duce' e ‘Sieg Heil' sono comportamenti che offendono la memoria storica e la nostra democrazia. Non si può derubricare tutto questo a ‘folclore' giovanilistico, come si proverà a fare nei commenti dei prossimi giorni".

"La cosa più grave – ha continuato – sono i cattivi maestri, alti dirigenti del partito di maggioranza relativa, che coscientemente stanno costruendo il vivaio della classe dirigente di FdI infarcita di neofascismo e una visione che fa della violenza del passato la propria cifra identitaria. Non è il sottobosco di FdI, ma la cultura a cui si abbevera il partito della premier. Mi chiedo se chi vota Giorgia Meloni sappia cosa si porta dietro".

Reazione netta anche dal Movimento Cinque Stelle. "L’inchiesta di Fanpage.it mostra dettagli inquietanti sull’ala giovanile di Fratelli d’Italia, di cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si dice ‘fiera’. C’è poco da essere ‘fieri’ di fronte a saluti romani, ‘Sieg Heil’ e apologia del terrorismo nero, filmati dalla testata diretta da Francesco Cancellato. Ma evidentemente il retroterra culturale è quello", ha affermato Andrea Quartini, capogruppo del movimento in commissione Affari sociali alla Camera. "L’inchiesta documenta anche quella che si prefigura a tutti gli effetti come una truffa ai danni dello Stato", ha aggiunto.

Il parlamentare ha comunicato l'intenzione del M5S di "fare subito luce tramite un’interrogazione parlamentare. Ad un certo punto, infatti, la leader di Gioventù nazionale Flaminia Pace rivela come saranno raccolte le offerte per Casa Italia, il circolo che lei stessa ha fondato: ‘Dal prossimo anno avremo un altro tipo di entrata che ci deriverà dal servizio civile, i soldi vengono dallo stato, a ogni ragazzo per fare questo volontariato vengono dati 500 euro al mese. Che dobbiamo fare però per fare servizio civile? Nulla. Dei 500 euro si gradisce una buona offerta'. Queste sono le stesse persone che per anni hanno condotto una ignobile guerra contro i poveri e il Reddito di cittadinanza al grido di ‘metadone di Stato’, e che ora non hanno remora nel considerare il servizio civile come un bancomat da usare per scopi privati. Quando l’indecenza non conosce limiti”, ha concluso.

Il deputato grillino Alessandro Caramiello si è detto "profondamente inquietato da quanto visto nell’inchiesta di Fanpage a proposito di Gioventù nazionale, l’ala giovanile di Fratelli d’Italia che più volte è stata lodata dalla premier Meloni, che si è detta ‘fiera’ di averla. Speriamo che dopo le immagini trasmesse nell’inchiesta la premier usi ben altre parole, perché di fronte a continue apologie del fascismo, saluti romani e addirittura omaggi al nazismo sarebbe il caso di prendere le distanze. Per non parlare del fatto – ha aggiunto – che la leader del gruppo Flaminia Pace ammette candidamente che dall’anno prossimo potranno contare su un escamotage per utilizzare i fondi del servizio civile per finanziare attività politiche e campagne di propaganda e apologia del fascismo".

"Saremmo di fronte a una vera e propria truffa ai danni dello Stato, peraltro perpetrata da chi per anni si è scagliato in modo ignobile contro i più fragili e i percettori del Reddito di Cittadinanza, vaneggiando di ‘divanismo’ e ‘metadone di Stato’, per poi usare i fondi del servizio civile, pagati dalle tasse di tutti i cittadini, come un bancomat per fare propaganda a Mussolini o Hitler. Siamo disgustati e non faremo mancare la nostra battaglia su questo, a partire da un’interrogazione parlamentare al governo”, ha annunciato.

Bonelli e Fratoianni (Avs): "Meloni non può fare finta di nulla"

Anche da parte di Avs è arrivata una richiesta di chiarimento. "Meloni non può far finta di niente delle parole e dei gesti inequivocabili, della paccottiglia nazifascista, e forse delle truffe allo Stato da parte del movimento giovanile del suo partito. Dovrà venire in Parlamento a spiegare", ha dichiarato il leader Nicola Fratoianni. "Ai giovani giornalisti di Fanpage stima e solidarietà. Le immagini con parole e gesti inequivocabili che abbiamo potuto vedere nell’inchiesta dei giornalisti di Fanpage e rilanciate dalla trasmissione de La7 Piazza Pulita sono inequivocabili, inquietanti, inaccettabili".

Per il leader di Sinistra Italiana, "che il movimento giovanile del partito della presidente del Consiglio si nutra della paccottiglia ideologica fascista e nazista, che inneggi al Duce e gridi Sieg Heil!, oltre che forse truffare lo Stato per avere finanziamenti non può passare sotto silenzio. FdI e il governo non possono far finta di niente: Alleanza Verdi Sinistra nei due rami del Parlamento ha già preannunciato interrogazioni parlamentari a cui dovranno risponder", ha annunciato. "E ci auguriamo che anche altri organi dello Stato facciano il loro dovere per bloccare questi rigurgiti neofascisti e per individuare i responsabili di eventuali truffe a danno dello Stato".

Dello stesso avviso Angelo Bonelli, leader di Europa Verde. "Le immagini e le dichiarazioni raccolte dall'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia, sono sconcertanti e inaccettabili. Ci troviamo di fronte a una palese esibizione di ideologie fasciste e naziste, con cori razzisti e saluti romani che riportano alla memoria i momenti più bui del nostro passato", ha dichiarato. "Il fatto che questi atteggiamenti siano presenti in un'organizzazione tanto vicina alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non può essere ignorato".

"Fratelli d'Italia e il governo devono prendere una posizione chiara e decisa contro questi rigurgiti neofascisti. Non possiamo permettere che ideologie di odio e violenza trovino spazio nella nostra società. È essenziale che tutte le istituzioni dello Stato intervengano per fermare queste derive e per identificare eventuali responsabili, come sembra emergere dalle dichiarazioni degli esponenti di Gioventù Nazionale sull'utilizzo dei fondi del servizio civile per attività di propaganda politica", ha aggiunto Bonelli. "Esprimiamo la nostra solidarietà e apprezzamento alla redazione di Fanpage e ai giornalisti che, con coraggio e dedizione, continuano a svolgere un lavoro fondamentale per la democrazia del nostro Paese".

"La video inchiesta di Fanpage sull'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia dal titolo ‘Gioventù meloniana', andata in onda ieri a ‘Piazzapulita' su La7, è allarmante", gli fa eco il senatore di Avs, Giuseppe De Cristofaro. "Le immagini con cori fascisti, inni al duce, saluti romani e giovani con le braccia tese mentre fanno il rito del ‘presente' ci fanno tornare indietro ad un periodo buio della nostra storia", ha detto ancora.

"Dai giovani di FdI comportamenti di impronta neofascista su cui è necessario che il ministro dell'Interno Piantedosi riferisca immediatamente in Senato alla nostra interrogazione urgente. La legge è chiara non è possibile ricostituire il partito fascista e non si possono usare forme di propaganda ad esso collegate. È gravissimo e inquietante che l'organizzazione giovanile del più grande partito della maggioranza, che esprime la presidente del Consiglio usi linguaggi violenti e razzisti e si raduni per fare apologia di fascismo".

"Questa destra che usa in Parlamento le mani, i cui giovani si rifanno a personaggi legati al peggio della nostra storia, cerca di dividere il paese con l'Autonomia differenziata e silenziare il Parlamento e depotenziare il Capo dello Stato va mandata a casa. Le forze progressiste hanno il compito di organizzare un fronte a partire dalla manifestazione di martedì prossimo per la difesa della Costituzione antifascista".

Scontro tra Scotto (Pd) e Trancassini (FdI): "Non sono fascista, lo querelo"

Un altro deputato del Pd, Arturo Scotto, recentemente sanzionato alla Camera per i fatti legati all'aggressione del parlamentare Donno (M5s), ha detto di non capire "il perché" della punizione, dato che non si trovava nell'emiciclo durante l'aggressione. "Forse", ha ipotizzato, "sono stato sospeso perché antifascista e ho protestato in maniera forte quando un deputato leghista ha fatto il segno della Decima Mas in Aula".

D'altra parte, ha commentato il deputato, dopo l'inchiesta di Fanpage "molte cose sono più chiare. Tanti avranno notato come il deputato Trancassini nei video faceva il saluto gladiatorio nelle adunate dei giovani di FdI". Infatti, tanto Paolo Trancassini quanto Marco Perissa (FdI) sono mostrati mentre si salutano prendendosi l'avambraccio. "E Trancassini, in quanto questore, è tra quelli che più ha spinto in Ufficio di presidenza per la sospensione mia e degli altri colleghi del Pd. Una scelta politica, dunque. Sulla quale sarebbe giusto riflettere. Ma io dai fascisti non mi faccio giudicare", ha concluso Scotto.

Trancassini ha risposto che "l'onorevole Scotto è stato sanzionato per la sua condotta violenta, non per le sue idee. Ci sono dei video che lo dimostrano, non degli audio". E, per quanto riguarda l'accusa di fascismo, "ribadisco che non lo sono oggi e non lo sono mai stato. Per me parla la mia storia personale e soprattutto quella di amministratore locale che avrò il piacere di raccontare in tribunale quando incontrerò il collega Scotto a seguito della querela che mi affretterò a depositare al più presto".

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