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“Tua figlia ha virus mortale, serve vaccino da 50mila euro”. Anziana scopre la truffa e denuncia

Un’anziana della provincia di Trento ha sventato un tentativi di truffa: una donna le aveva chiesto 50mila euro per curare con un fantomatico vaccino la figlia gravemente malata.
A cura di Davide Falcioni
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Circa 50mila euro. A tanto ammontava il danno economico che un'anziana donna ha rischia di subire a Mattarello, in provincia di Trento, e che è stato scongiurato grazie ai periodici incontri "antitruffa" tenuti dai Carabinieri ed a cui lei aveva partecipato, e che le hanno consentito di accorgersi del tranello che le era stato teso.

I fatti sono avvenuti alcuni giorni fa: una donna contatta l’anziana sul telefono fisso spacciandosi per la figlia. Dice di essere malata e che le è stato appena diagnosticato un pericolosissimo virus nel sangue che le avrebbe causato addirittura la morte, qualora non si fosse inoculata subito un vaccino speciale, al prezzo di 53mila euro.  La invita a racimolare subito tutti i soldi in suo possesso ed eventuali oggetti preziosi dicendole anche di non riagganciare il telefono perché di lì a poco sarebbe arrivato un suo conoscente per ritirare il tutto.

L’anziana, comprensibilmente preoccupata per la salute della figlia, di primo acchito segue le indicazioni e inizia a raccogliere quanto richiesto, ma mentre lo fa ricorda che pochi giorni prima il Comandante della Stazione dei Carabinieri, che conosce bene, aveva avuto modo di parlare proprio dell’insidioso fenomeno delle truffe agli anziani e ricevendone, tra l’altro, anche delle utili raccomandazioni.

L'87enne quindi si sposta in un'altra stanza e con il telefono cellulare contatta la figlia, che la rassicura di essere in piena salute e le conferma di non essere lei quella in linea sulla utenza fissa. A quel punto la donna ha allertato immediatamente i Carabinieri di Mattarello che sono corsi a casa dell’anziana riuscendo a fermare in tempo, sull’uscio di casa, un giovane che stava per bussare alla porta della signora.

Il malfattore, un minorenne straniero proveniente dalla Repubblica Ceca, ha cercato di giustificare la sua presenza in quel luogo dicendo di essere appena arrivato in treno e che, essendosi perso, stava lì soltanto per chiedere informazioni. Il minore è stato denunciato a piede libero per la tentata truffa.

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