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Yulia Tymoshenko resta in carcere, l’alta corte ucraina ha respinto l’appello

La Corte suprema ucraina ha respinto l’appello dell’ex Premier, a cui ora non resta che rivolgersi alla Corte europea di Strasburgo.
A cura di Antonio Palma
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Yulia Tymoshenko resta in carcere, l'alta corte ucraina ha respinto l'appello

L'ex Premier ucraina Yulia Tymoshenko dovrà rimanere in carcere, lo ha deciso la Corte Suprema rigettando l'appello presentato dai legali della donna. La Tymoshenko è ormai in carcere da più di un anno condannata a sette anni per abuso di potere con l'accusa di aver firmato alcuni contratti di fornitura di gas dalla Russia sfavorevoli al suo Paese esercitando indebite pressioni. La donna però ha sempre rigettato ogni accusa incolpando, invece, il suo rivale politico e attuale Premier di aver orchestrato il tutto per farla fuori politicamente. Con il terzo e ultimo grado di giudizio in Ucraina, alla Tymoshenko non resta altro che appellarsi alla corte europea per i diritti umani di Strasburgo. Dall'Europa infatti coro unanime di condanna per la decisione dell'alta Corte che impedirà alla Tymoshenko di partecipare alle prossime elezioni. "Siamo profondamente delusi da processi che non hanno rispettato le norme internazionali in materia di procedimenti equi, trasparenti e indipendenti" ha detto il portavoce incaricato degli Affari esteri Ue Michael Mann. Attualmente la ex Premier è detenuta in un ospedale di Kharkiv, nell'est del Paese, dopo che le autorità carcerarie sono state accusate di maltrattamenti nei suoi confronti con la diffusione di foto del suo corpo ricoperto di lividi poco prima degli europei di calcio.

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