Vietato chiedere l’elemosina: il sindaco multa i poveri
Da 25 fino ad un massimo di 500 euro: questa è la multa che rischiano i poveri a Pontremoli (Massa Carrara): il sindaco Lucia Baracchini, sostenuta da una maggioranza di centrodestra, ha vietato con una ordinanza l'accattonaggio nelle vie e nelle piazze del centro storico, nei mercati, all'ingresso dei cimiteri, davanti all'ospedale, alle chiese e ai negozi e nei parcheggi. Dunque, chi viene pizzicato per strada a chiedere l'elemosina rischia una salata contravvenzione. L'ordinanza è stata emessa – spiega il Comune – a fronte di insistenti azioni di accattonaggio molesto che turba la civile convivenza. "Senso di degrado e velato allarme sociale" determinato dall'accattonaggio: queste sono le ragioni dell'ordinanza sindacale.
Multe ai poveri a Pontremoli
Non mancano le proteste: "A Pontremoli i mendicanti non potranno più stare. Lo ha deciso il sindaco. Quando ho letto l'ordinanza sono rimasto senza parole: è un atto sbagliato, inutile e fuori luogo. Vengono messi sullo stesso piano persone che cercano di estorcere denaro ai passanti con metodi violenti e mendicanti che chiedono elemosina. Questo è grave". Lo afferma Francesco Mazzoni, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Pontremoli. "L'ordinanza del sindaco offende la dignità dei poveri, mortifica i diritti di chi non ha niente, di chi sta ai bordi della strada chiedendo un pezzo di pane. L'elemosina è un'opera di carità, un gesto silenzioso, libero, gratuito, di solidarietà, che fa parte della nostra tradizione, della nostra storia, della nostra cultura – sostiene Mazzoni – Chi molesta i passanti deve essere punito, ma per questo non c'è bisogno di un'ordinanza. Basta applicare e far rispettare la legge".
L'ordinanza contro l'elemosina del sindaco Baracchini
Ecco l'ordinanza varata dal primo cittadino Baracchini per impedire episodi di elemosina e accattonaggio nel centro di Pontremoli, 7.770 anime nel cuore della Toscana.