Un milione di licenziati nel 2012
Nuovi allarmanti dati sullo stato di salute del nostro Paese arrivano dal "sistema delle comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro. Stando a quanto diffuso in queste ore, infatti, nel 2012 i licenziamenti sono stati oltre un milione (1.027.462), con un aumento del 13,9% rispetto al 2011 (quando erano stati poco più di novecentomila). Dati disarmanti per molti versi, considerando sopratutto che nel solo ultimo trimestre i licenziati sono stati oltre 329mila, con un aumento secco del 15% sullo stesso periodo del 2011. In calo anche le nuove assunzioni, (dato relativo al quarto trimestre del 2012, in termini di rapporti di lavoro attivati, dipendenti o parasubordinati), poco più di 2,2 milioni rispetto ai 2,4 dello scorso anno; mentre aumentano solo leggermente i nuovi assunti nella fascia over 55.
Come ricorda il comunicato, infine: "Nell'intero 2012 sono stati attivati circa 10,2 milioni di rapporti di lavoro a fronte di quasi 10,4 milioni cessati, nel complesso, tra dimissioni, pensionamenti, scadenze di contratti e licenziamenti. I licenziamenti registrati nel periodo riguardano sia quelli collettivi, sia quelli individuali (per giusta causa, per giustificato motivo oggettivo o soggettivo)".