Ucraina, da Mosca pieno sostegno alla Crimea “Referendum è scelta libera”
Serghiei Narishkin, presidente della Duma, camera bassa del parlamento russo, ha confermato che Mosca intende sostenere "la scelta storica della popolazione di Crimea" nel referendum programmato per il 15 marzo che punta ad annettere la penisola alla Russia. Lo ha detto incontrando una delegazione del parlamento crimeo. "Noi sosteniamo la scelta libera e democratica del popolo della Crimea e del popolo di Sebastopoli". Tuttavia la possibilità di referendum "violerebbe la legge” perché qualsiasi discorso sulla Crimea “deve coinvolgere il governo ucraino”. A dirlo è stato il presidente americano Barack Obama che ha parlato telefonicamente con il suo omologo russo Vladimir Putin sulla crisi in Ucraina. Il numero uno della Casa Bianca ha ribadito che le azioni di Mosca "violano la sovranità dell’Ucraina e la sua integrità territoriale". Obama ha anche firmato un ordine esecutivo che permetterà eventualmente agli Stati Uniti di imporre sanzioni finanziarie contro la Russia.
Concetti ribaditi anche dal presidente Ue Herman Van Rompuy che ha sottolineato come l'eventuale quesito referendario sia "illegale". Van Rompuy ha anche affermato come Mosca deve inaugurare negoziati "a breve" e ci devono essere "risultati" in mancanza dei quali l'UE è pronta a comminare sanzioni come divieto di viaggio, congelamento dei beni e cancellazione dei rapporti. Intanto la giustizia ucraina ha emesso mandati d'arresto per il premier e per il presidente del Parlamento della Crimea, Serghii Aksionov e Vladimir Kostantivov. Il presidente ad interim ucraina, Oleksandr Turcinov, non usa mezzi termini per definire quanto sta accadendo e parla di "una farsa" e di "un crimine contro l’Ucraina commesso dai militari russi" che stanno occupando Simferopoli, la capitale della Repubblica autonoma di Crimea.