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Treviso, arriva il regolamento per i funerali: Vietato piangere e portare fiori

Il vescovo di Ramera vuole sobrietà e compostezza durante le esequie. Per questo ha stilato un vademecum con i comportamenti giusti da tenere. In particolare i fedeli devono evitare di cedere all’emozione. Ed è polemica.
A cura di Biagio Chiariello
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Moderazione e contegno durante le celebrazioni dei funerali in chiesa, da cui sono banditi i discorsi commemorativi da parte di conoscenti e parenti, le corone floreali e, addirittura, i pianti eccessivi. E' il vademecum firmato dal vescovo di Ramera, nel Trevigiano: una vera e propria lista di comportamenti da evitare durante le esequie. E subito sono scattate le polemiche, in particolare sul “divieto” a cedere all'emozione del pianto, come scrive La Tribuna di Treviso. Il documento chiede che "si eviti l’esecuzione di canti o musiche estranei alla liturgia", il regolamento aggiunge che: "dato il carattere esequiale della celebrazione, l’aspetto emozionale non deve prevalere sull'impegno di una partecipazione assembleare che si sforza, anche in questa circostanza, di esprimere la propria fede nel Cristo risorto, vincitore della morte".

Insomma, si chiedono i fedeli, non si può piangere neanche quando uno muore? Tra le imposizioni del vescovo c'è, come detto, anche quella relativa ai discorsi fatti da amici e familiari prima della fine dei funerali "Molto spesso", si legge nel documento, "non si tratta di ‘brevi parole di cristiano ricordo ne riguardi del defunto', ma di interventi lunghi, sovraccarichi di emotività e completamente estranei alla liturgia celebrata". Da qui la regola: "Allo scopo di prevenire una situazione difficilmente controllabile e che spesso crea notevoli difficoltà ai parroci, tali interventi debbono essere evitati".

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