Sistemi d’arma ed F35, la proposta M5S: “Rinunciare ai programmi inutili”
Nel giorno in cui il Movimento 5 Stelle ha presentato alla Camera l'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma e chiesto l'azzeramento del programma F35, c'è stato anche spazio per la presentazione della proposta di legge per l'introduzione sistemica del Libro Bianco sulla difesa e la programmazione di armamenti. Si tratterebbe, spiegano i parlamentari 5 Stelle, di uno "strumento legislativo che definisca un quadro che dia al governo la possibilità di creare con cadenza sessenale un libro bianco con gli obbiettivi generali di politica estera e difesa, creato con un processo partecipato governo – forze armate – parlamento – cittadini da far approvare al parlamento, dal quale scaturire programmi d’arma triennali con l’obbiettivo di rendere il parlamento responsabile delle scelte e il governo capace di programmare la gestione della difesa in un arco temporale ampio". In poche parole di tratterebbe della possibilità di dotare il Parlamento di strumenti di indirizzo e controllo sulle scelte in materia di difesa e sistemi d'arma, salvaguardando il rispetto delle competenze e la trasparenza gestionale.
Come dicevamo, parallelamente sono stati presentati i risultati dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma, un lavoro durato circa 9 mesi e supportato da una serie di ispezioni nei cantieri. Oltre a suggerire l'adozione del libro bianco, appunto, la Commissione rileva "l’ormai improcrastinabile necessità di calibrare le dimensioni dello strumento e l’acquisizione dei sistemi d’arma, non solo in relazione a un supposto fabbisogno teorico ma anche e soprattutto in relazione al suo mantenimento in termini operativi e di efficienza". Dunque appaiono più che lecite alcune domande di senso: "Che senso ha disporre di un certo numero di aerei se poi non ci sono gli uomini per renderli pienamente operativi, né le risorse per garantirne un livello di efficienza adeguato? Che contributo possono dare un numero decisamente corposo di carri armati se poi ne sono pienamente operativi poco più di un quarto di quelli teoricamente disponibili? ". La risposta appare scontata, secondo i 5 Stelle: "Devono dunque essere valorizzate le rispettive eccellenze, rinunciando nel contempo a quei programmi che tendono a ridurre la base tecnologica e industriale nazionale ed europea. Tra questi ultimi vanno considerati senz’altro il programma F-35 che avrà come probabile conseguenza l’anemizzazione per almeno un ventennio delle capacità progettuali e industriali dell’industria aeronautica europea nel settore dei velivoli militari avanzati".