Sindaco rinuncia all’indennità per pagare la mensa ai bambini e l’assistenza agli anziani
Ha rinunciato all'indennità, al rimborso spese e al telefono cellulare per devolvere tutto in beneficenza. È la storia, più unica che rara, di Mauro Riccioni, giovane sindaco della cittadina di Gagliole, in provincia di Macerata. Il primo cittadino, di professione avvocato ed eletto nel maggio scorso nelle fila del Partito Comunista – Sinistra Popolare, ha ereditato un pesante deficit economico dalle passate amministrazioni e si è posto un obiettivo a dir poco ambizioso: ripianare il debito entro due anni senza tagliare alcun servizio ai 731 abitanti. "Appena insediato – racconta a Fanpage – ho deciso di rinunciare all'indennità mensile che mi spetterebbe come sindaco, pari a 970 euro. Non solo: ho convinto il vice sindaco a fare la stessa cosa ed anche i consiglieri comunali". In questo modo l'amministrazione ha racimolato migliaia di euro e li ha depositati in un capitolo del bilancio. "Abbiamo deciso di pagare l'assistenza domiciliare a tutti gli anziani – racconta – che per fortuna non sono molti ma non graveranno sulle tasche dei loro familiari in un periodo di crisi economica. E non solo: da marzo i bambini delle scuole materne ed elementari non dovranno pagare neppure un euro per la mensa. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli, ma entro un paio di mesi sarà tutto pronto. Nessuna delle famiglie dei circa 30 bambini dovrà sborsare un centesimo. Paga il sindaco…".
Così facendo, e anche ricorrendo ai bandi comunitari, nel giro di 8 mesi sono stati ripianati i 150mila euro di deficit. A nessun cittadino sono state aumentate le tasse: "Certo, per arrivare a questo risultato abbiamo rinunciato alle luminarie natalizie, ma nessuno si è lamentato. Hanno capito che l'obiettivo era più ambizioso e serio. Abbiamo anche annullato tutte le consulenze esterne, che costavano fior di quattrini. Quando ne abbiamo bisogno consultiamo i dipendenti comunali, che hanno tutte le competenze necessarie per affrontare ogni situazione".