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“Fabbricare monete da 1 centesimo di euro ne costa almeno 4”

Sinistra ecologia e libertà ha presentato una mozione alla Camera dei Deputati in merito ai costi di fabbricazione delle monete da 1, 2 e 5 centesimi di euro. Per le monetine la Zecca avrebbe speso 362 milioni a fronte di un valore reale di 174.
A cura di Susanna Picone
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Fabbricare le monetine, quelle da 1, 2 e 5 centesimi di euro, proprio non conviene. O almeno è questo che appare in base ai conti fatti dai parlamentari di Sinistra ecologia e libertà. Sel ha infatti presentato una mozione in Parlamento nella quale contesta che coniare le monete da 1, 2 e 5 centesimi di euro costerebbe più del loro valore. La mozione presentata alla Camera ha come primo firmatario il tesoriere nazionale di Sel Sergio Boccadutri ed è stata sottoscritta anche da deputati del Pd, di Scelta Civica e del M5S. I parlamentari denunciano, appunto, “l’incredibile vicenda dei costi di fabbricazione delle monete da 1, 2 e 5 centesimi”.

Quanto costa fabbricare le monetine – In particolare, secondo quanto viene fuori dai conti di Sel, i costi di fabbricazione di ciascuna moneta da 1 centesimo di euro ammonterebbero a 4.5 centesimi; quelli di ciascuna moneta da 2 centesimi a 5.2 centesimi; e infine quelli da 5 centesimi a 5.7. Dall’introduzione della moneta unica la Zecca avrebbe fuso oltre 2.8 miliardi di monete da un centesimo, 2.3 miliardi di monete da 2 centesimi e circa altri 2 miliardi di monete da 5 centesimi. Per un costo complessivo, denunciano, di 362 milioni di euro a fronte di un valore reale di 174 milioni. Sarebbero stati bruciati, dunque, circa 188 milioni di euro.

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