Scuola, sciopero generale il 5 maggio contro la riforma Renzi
Martedì 5 maggio si terrà lo sciopero generale della scuola contro la riforma proposta dal governo Renzi. Ad annunciarlo è stato il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, durante la manifestazione in corso a piazza SS. Apostoli a Roma. Allo sciopero contro il ddl Buona Scuola aderiranno organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Susanna Camusso, segretario generale della Cgil presente alla manifestazione odierna ha detto che questa è la prima mobilitazione dopo il ddl varato dal governo: “Credo che unitariamente – ha aggiunto – bisogna decidere di proseguire anche con lo sciopero generale”. “Siamo preoccupati perché è in atto uno scontro tra il governo e la scuola e tra il governo e il paese e non serve. Vogliamo difendere la scuola italiana statale”, ha detto invece il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna. “Nelle prossime ore manderemo una lettera al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e al premier Matteo Renzi per comunicare che il 5 maggio la scuola si fermerà”, ha continuato dicendo di aver incontrato le forze parlamentari per spiegare le loro ragioni e di non essere stati ascoltati dal Governo. “Serve un piano di assunzioni e serve che sia fatto per decreto – ha aggiunto Di Menna – no inoltre all'art.12 al ddl, che per dare retta alla corte europea stabilisce che dopo 3 anni di lavoro precario un docente sia licenziato. No infine al preside con super poteri”.
La manifestazione di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda contro il ddl di riforma della scuola è arrivata dopo che i parlamentari di Sel, del M5S e della Lega hanno espresso al presidente della Camera Laura Boldrini la loro preoccupazione per l'iter del provvedimento. Dal palco della manifestazione i sindacati hanno annunciato lo sciopero per il prossimo 5 maggio mentre un’altra astensione dal lavoro del personale scolastico era già stata proclamata da altre sigle del settore – Anief, Unicobas e Usb – per il 24 aprile.