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Scuola: Giudice dà ragione al precario, il Ministero deve pagare 150mila euro di risarcimento

Il Giudice del lavoro di Trapani ha condannato il Ministero dell’Istruzione a pagare un risarcimento record ad un professore precario “per lucro cessante e danno emergente per mancata stabilizzazione”.
A cura di Antonio Palma
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Scuola: Giudice dà ragione al precario, Ministero deve pagare 150mila di risarcimento

Professore precario batte il Ministero dell'Istruzione, è il caso di dirlo per una sentenza che potrebbe rivelarsi storica nel nostro Paese. La vicenda riguarda un docente precario di educazione fisica e sostegno che aveva ottenuto dal 2005 diversi contratti da supplente su posti vacanti e disponibili, ma che veniva assunto sempre tramite contratto a tempo per poi essere richiamato l'anno successivo alla ripresa della scuola. Il Giudice del lavoro di Trapani, accogliendo la sua richiesta di danni subiti "per lucro cessante e danno emergente per mancata stabilizzazione", ha imposto al Ministero della pubblica istruzione di pagare un risarcimento record pari a 150.385 euro netti. In particolare la Corte ha dato ragione alla tesi degli avvocati dell'Anief, il sindacato che ha assistito il docente, condannando il Miur al pagamento di scatti e mensilità estive per gli anni pregressi, dal 2005 al 2011, e per gli anni futuri fino all'età pensionabile, con un'addizionale del 10% in via equitativa per i possibili mancati contratti.

Soddisfazione dall'Anief – Come spiegano dall'Anief infatti "la necessità dell'assunzione per pubblico concorso non può giustificare deroghe alle disposizioni che limitano il potere di abuso del datore di lavoro nello stipulare contratti a termine, né proteggere patrimonio di soggetti pubblici, né autorizzare comportamenti contra legem della pubblica amministrazione". Si tratta di un precedente molto importante che potrebbe spianare la strada a centinaia di ricorsi con conseguenti esborsi molto oneroso per lo Stato. Per il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, si tratta di "una giusta condanna che risarcisce in maniera adeguata i precari danneggiati dai comportamenti illegittimi del Miur perché stabilisce che non vi possono essere trattamenti economici diversi tra lavoratori precari e di ruolo, mentre il contratto al 31 agosto deve essere sempre riconosciuto se il posto è vacante e disponibile".

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