Scuola, dopo le proteste spostamenti saturano il Sud: nuove assunzioni quasi tutte al Nord
Delle oltre 25 mila cattedre di scuola primaria e secondaria da assegnare ai precari delle liste ad esaurimento e ai vincitori di concorso la maggior parte si trovano al Nord. Così, per la prima volta in vent'anni le assunzioni saranno per lo più di insegnanti provenienti da quelle zone. Al Sud, invece, i posti sono tutti saturati. Questa situazione è il risultato della mobilità straordinaria concessa dalla Buona scuola ai docenti meridionali che lavoravano al Nord e hanno chiesto di avvicinarsi alle terre natìe e delle assegnazioni provvisorie che provano a sistemare il problema dell'esodo di insegnanti – madri e padri di famiglia – assunti e spediti nelle regioni settentrionali. Così, ci sono i vecchi immessi al ruolo a Nord che tornano al Sud, e occupano quei posti che i precari meridionali sognano.
L'effetto di questo meccanismo è di ritardare il regolare avvio dell'anno scolastico nelle province settentrionali dove le assunzioni sono migliaia e bisognerà ancora provvedere alle assegnazioni provvisorie dei docenti che chiedono di essere mandati, anche per un solo anno, in un'altra scuola.
Come riporta Repubblica, "tre assunzioni a tempo indeterminato su quattro – il 74 per cento, pari a 18.780 posti – andranno alle sei regioni settentrionali. Mentre al Sud ne arriveranno soltanto 2.741, pari all'11 per cento. Le regioni dell'Italia centrale gestiranno invece il 15 per cento delle assunzioni". Per questo motivo sono giorni di grande confusione per gli uffici scolstici provinciali, impegnati nello stilare le graduatorie per le assegnazioni provvisorie e nelle assunzioni in ruolo. Tutte le operazioni dovrebbero concludersi il 15 settembre, mentre in nove regioni italiane lunedì partiranno le lezioni.