Scontro treni Puglia, ipotesi alterazione registri per coprire un errore: pm indaga
Un'alterazione “evidente” dei registri di viaggio di almeno una stazione che fa pensare al tentativo di qualcuno di coprire a posteriori l'errore che avrebbe portato al drammatico incidente ferroviario tra Corato e Andria costato la vita a 23 persone. Questa la pista che stanno seguendo nelle ultime ore gli inquirenti di Trani che indagano sullo scontro tra treni avvenuto in Puglia lo scorso 12 luglio. Sulla tratta, al momento del disastro, erano presenti tre convogli: uno era arrivato ad Andria da Corato, gli altri due erano stati fatti partire dalle stazioni di Andria e Corato, e si sono scontrati. Finora gli accertamenti hanno stabilito che il convoglio partito da Andria verso sud non doveva lasciare la stazione. A quanto si apprende, l’anomalia riscontrata si riferisce all'orario di transito di uno dei tre treni. Gli inquirenti tranesi hanno quindi avviato accertamenti per capire se si sia trattato di un tentativo di almeno un ferroviere di coprire l'errore compiuto che avrebbe contribuito a provocare il disastro.
Domani il primo interrogatorio – Per quanto riguarda gli indagati, solo il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, si presenterà domattina nella procura di Trani per essere sottoposto ad interrogatorio. Piccarreta, tuttavia, secondo quanto ha spiegato il suo difensore Leonardo De Cesare, non è in condizioni di salute tali da poter essere interrogato. L'interrogatorio, quindi, potrebbe cominciare a essere rinviato. Slitterà invece l'audizione del capostazione di Corato, Alessio Porcelli, in quanto il suo difensore, l’avvocato Massimo Roberto Chiusolo, è impegnato in un altro processo a Bari. Entrambi gli avvocati sostengono comunque che i loro assistiti intendono chiarire la loro posizione e collaborare per ricostruire la dinamica dell'incidente. Oltre ai capistazione, sono indagati anche tre vertici di Ferrotramviaria.
Ieri i funerali di 13 delle 23 vittime – Intanto sabato in un palasport gremito ad Andria circa 5000 persone hanno partecipato ai funerali di 13 delle 23 vittime del disastro ferroviario. In prima fila il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e il governatore della Puglia Michele Emiliano.