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Sciopero scuola: docenti e studenti in corteo per dire no ai tagli (DIRETTA)

Sciopero di 24 ore dei lavoratori e dei precari della scuola indetto dalla Flc Cgil, protestano anche gli studenti delle scuole e delle università.
A cura di Antonio Palma
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Sciopero scuola: docenti e studenti in corteo per dire no ai tagli (DIRETTA)

Aggiornamento 14.40 – Anche la manifestazione di Roma si è conclusa, blocco delle scuole dal 24 al 26 ottobre Mentre il corteo con i lavoratori si è diretto come previsto a piazza Santi Apostoli, dove ha parlato  il segretario generale del Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, gli studenti romani hanno continuano il loro percorso verso il Miur dove simbolicamente sono state lanciate le carote contro la sede del Ministero.  A Milano gli studenti hanno scavalcato il cancello del Pirellone è hanno svolto un’assemblea nel cortile della sede della Regione Lombardia, mentre a Napoli i manifestanti hanno occupato il Maschio Angioino. Soddisfazione da parte degli studenti per la giornata di protesta che ha riempito oltre novanta piazze in tutta Italia e secondo il loro bilancio ha coinvolto circa 100mila persone. Le proteste non finiranno qui visto che le associazioni studentesche hanno già promesso di voler bloccare scuole e università in tutt'Italia dal 24 al 26 ottobre.

Aggiornamento 13.25 – Mentre i lavoratori della Flc Cgil sono giunti in piazza Santi Apostoli a Roma per il comizio finale, in altre città la manifestazione è giunta a conclusione, anche se gli studenti hanno annunciato che proseguiranno la giornata con assemblee per discutere “della scuola che vogliamo”. A Bari il corteo si è concluso nei pressi della presidenza della giunta regionale e come chiesto dai manifestanti il presidente della Regione, Nichi Vendola, insieme all'assessore al Diritto allo Studio, sta ricevendo una delegazione di studenti che ha preso parte al corteo.

Aggiornamento 13.10 – Studenti scavalcano cancello del Pirellone – A Milano a conclusione della manifestazione un gruppo di studenti ha scavalcato il cancello del Pirellone, sede del Consiglio regionale lombardo, e stanno gridando cori contro la giunta  "dimissioni dimissioni" e "mafiosi mafiosi" . Ad attenderli i poliziotti in tenuta antisommossa, i ragazzi sono di fronte agli agenti con le mani alzate e la situazione sembra sotto controllo. A Roma le Forze dell'ordine hanno invece aperto un varco a piazza Venezia per far passare gli studenti che hanno chiesto di arrivare al Ministero dell'Istruzione per protestare.

Aggiornamento 12.50 – Studenti cercano di arrivare alla sede del Miur a Roma – Nella Capitale gli studenti sono fermi a Piazza Venezia intonando cori contro il sindaco Gianni Alemanno. I manifestanti  chiedono alle Forze dell’ordine che stanno sbarrando la strada in tenuta antisommossa di lasciarli passare per dirigersi verso la sede del Miur, per ora la situazione è tranquilla. Nel frattempo invece la parte del corteo con i lavoratori Flc Cgil sta continuando lungo il percorso originario per dirigersi verso piazza Santi Apostoli. A Milano invece gruppi di studenti continuano a sostare fuori dal Pirellone guardati a vista dalle Forze dell’ordine che hanno bloccato il passaggio, i manifestanti a mani alzate intonano slogan contro la Regione Lombardia.

Aggiornamento 12.10 – Studenti sotto il Pirellone –  A Roma continua il corteo degli studenti e dei lavoratori della scuola tra gli applausi della gente. Come a Torino anche nella Capitale molti studenti stanno sfilando con in mano delle carote in risposta alle parole del Ministro Profumo. Intanto a Milano un gruppo di studenti si è staccato dal corteo e ha raggiunto Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale, dove hanno strappato le bandiere della Regione esposte e lanciato fumogeni. Gli studenti milanesi già in precedenza aveva tappezzato la filiale Unicredit con un manifesto il cui slogan era “fuori la mafia dalla Regione”.

Aggiornamento ore 11.30 – Carote sotto la sede del Miur a Milano- Il corteo degli studenti romani è arrivato a Piazza Cavour dove si è unito a quello della Flc Cgil. Tutti i manifestanti ora continueranno insieme il percorso fino piazza Santi Apostoli. Proseguono i cortei anche nelle altre città, a Milano gli studenti hanno lanciato uova e tappezzato la filiale Unicredit di piazza Cordusio, mentre a Torino i manifestanti hanno portato pacchi di carote  sotto la sede del Miur, indirizzando slogan al Ministro Profumo “tieniti carote e bastoni caccia i soldi” come risposta al Ministro dell’istruzione che aveva affermato che con i  giovani ci vorrebbe il bastone e la carota. Gli studenti hanno risposto che finora hanno visto solo il bastone e che anche le carote se le sono portate loro da casa.

Aggiornamento 10.10 – Nonostante la pioggia stanno partendo alla spicciolata i cortei in diverse città: da Napoli a Milano, da Genova a Palermo. A Roma gli studenti hanno fatto un blitz di fronte alla sede del Parlamento Europeo per sottolineare come sia la stessa Europa a chiedere all’Italia una scuola più efficiente. Proprio per questo motivo gli studenti della Capitale sfilano dietro lo striscione “una scuola di qualità ce la chiede l'Europa”.  Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi ricorda infatti che “finora governo e politici hanno tirato fuori la bandiera del ce lo chiede l'Europa solo quando si tratta di sacrifici economici” ma ricorda che “l'Europa ci chiede anche di ridurre gli abbandoni scolastici del 10%, di aumentare il numero dei laureati, di raggiungere il traguardo dell'85% dei 22enni diplomati, l'Europa ci chiede una sistema d'Istruzione di qualità”. Il corteo degli studenti romani si unirà a quello dei dipendenti della scuola a Piazza Cavour per proseguire insieme fino a piazza Santi Apostoli.

Docenti e studenti oggi scendono in piazza contro le politiche della scuola portate avanti dal Governo con cortei a Roma e in altre grandi città. Sciopero di 24ore dei lavoratori della scuola indetto dalla Flc Cgil per protestare contro i tagli, il mancato rinnovo contrattuale e il concorso pubblico, definito inutile e costoso, ma anche contro quanto previsto dalla legge di stabilità, cioè un aumento di sei ore dell’orario di lavoro settimanale degli insegnanti senza aumento di stipendio. Insieme al personale scolastico, dopo le manifestazioni della settimana scorsa, torneranno in piazza anche gli studenti che in molti casi sfileranno con spezzoni autonomi organizzati dalle associazioni studentesche. Annunciati cortei in più di sessanta città, anche se l'afflusso maggiore è ovviamente atteso a Roma dove molti lavoratori arriveranno per partecipare al corteo principale che partirà alle 9 da piazza dell'Esquilino e arriverà fino a piazza Santi Apostoli dove si riunirà con quello degli studenti che partirà allo stesso orario da piazza della Repubblica. Al fianco degli insegnanti, del personale Ata e dei  ricercatori dunque sfileranno sia gli studenti delle scuole che quelli delle università, "scendiamo in piazza con gli studenti  per ricostruire un’Italia che guardi al futuro" ha dichiarato il segretario generale del sindacato, Mimmo Pantaleo.

Il perché della protesta – La protesta è in primis contro i tagli previsti dalla spending review, che secondo il sindacato sono una proseguimento  del programma di tagli già avviati dal precedente Governo. Un altro problema è quello del rinnovo contrattuale fermo al 2009, il personale scolastico in pratica protesta contro il mancato aumento degli stipendi e l’abolizione dello scatto di anzianità su cui si sono interrotte le trattative. Lo sciopero però riguarderà anche il concorso indetto dal governo che per il sindacato è costoso e non utile per il problema della precarietà e della disoccupazione giovanile nel settore scolastico. La Rete degli Studenti Medi scende in piazza invece per protestare contro la legge 953 in discussione alla Camera che rivoluziona il meccanismo delle rappresentanze. La normativa secondo quanto scrivono i movimenti studenteschi "elimina la regolamentazione delle assemblee, di tutti i generi, della rappresentanza di classe, di tutte quei diritti che insieme formavano gli spazi di Democrazia nelle Scuole". L'Unione degli universitari inoltre insieme con la Rete degli studenti chiede al governo politiche per l'edilizia scolastica, il rispetto del diritto allo studio con minori tasse, finanziamenti agli atenei, e risposte in merito alla disoccupazione giovanile.

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