Resiste all’arresto col figlioletto in braccio, uccisa da agenti con un colpo alla testa
Nuovo caso destinato e far discutere sui comportamenti aggressivi della polizia in Usa. Una ragazza di 23 anni, Korryn Gaines, che avrebbe resistito all'arresto degli agenti tenendo in braccio il figlioletto di cinque anni, è stata uccisa con un colpo di pistola alla testa dagli agenti che erano intervenuti in casa sua. Nella sparatoria è stato colpito anche il bimbo, ferito ad una gamba e immediatamente trasportato in ospedale. L'episodio è avvenuto nell'abitazione della giovane madre a Randallstown, un sobborgo di Baltimora , nello stato del Maryland.
La polizia locale ha comunicato che il piccolo è ora ricoverato in ospedale per una ferita non mortale ma non ha voluto chiarire se il bambino è stato colpito da un proiettile sparato dalla madre o dalla polizia. Secondo il rapporto degli agenti , infatti, la donna di colore teneva in mano un fucile e avrebbe minacciato di usarlo contro i poliziotti giunti ad arrestarla per diversi reati minori.
Un portavoce della polizia ha detto che tre agenti erano andati a casa della donna per l'esecuzione di un mandato d'arresto per lei e un uomo che vive allo stesso indirizzo. Lui era ricercato per aggressione, mentre la signora Gaines non si era presentata in tribunale dopo un arresto per guida spericolata e resistenza a pubblico ufficiale. All'arrivo degli agenti però la donna avrebbe imbracciato un fucile puntandolo contro i poliziotti e tenendo con l'altro braccio il figlio
Gli agenti hanno chiesto supporto ai colleghi e dopo aver evacuato l'intero condominio la zona è stata circondata. I negoziati sono andati avanti per alcujne ore ma la signora Gaines si sarebbe rifiutata di arrendersi. Secondo la polizia ad un certo punto la donna avrebbe urlato "Se non te ne vai ti uccido" puntato il fucile contro un agente che avrebbe sparato uccidendola.