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Referendum Catalogna, sale la tensione. Gli indipendentisti occupano i seggi: “Domenica si voterà”

I comitati di difesa per il referendum secessionista stanno per occupare sin dalla notte di venerdì 29 settembre i 2315 seggi dove è prevista la votazione con l’obiettivo di presidiarli per impedirne la chiusura voluta dal governo centrale e permettere ai cittadini di votare regolarmente.
A cura di Charlotte Matteini
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È tensione tra Madrid e Barcellona. Il governo presieduto da Mariano Rajoy da settimane sostiene che non ci sarà alcun referendum per l'indipendenza della Catalogna il prossimo primo ottobre e che verranno messe in campo tutte le misure necessarie a impedirlo. Dal canto suo, Barcellona ha replicato che farà invece di tutto affinché i cittadini catalani possano esprimersi e che un eventuale blocco dei seggi verrà aggirato dalla autorità della Generalitat. "I responsabili di questa situazione risponderanno davanti ai Tribunali in forma personale e patrimoniale", ha spiegato la portavoce del governo centrale, sottolineando che l'atteggiamento della Generalitat catalana sarebbe una "reiterata disobbedienza e grave slealtà. Questo è un processo illegale e il governo impedirà che possa realizzarsi". I comitati di difesa per il referendum secessionista si stanno organizzando per occupare sin dalla notte di venerdì 29 settembre i 2315 seggi dove è prevista la votazione con l'obiettivo di presidiarli per impedirne la chiusura e permettere ai cittadini di votare regolarmente.

"Se i seggi verranno bloccati troveremo alternative per far votare i cittadini perché è la gente che vuole votare", ha replicato il vice presidente della Generalitat Oriol Junqueras. "Realizzare un referendum secondo la legge spagnola non è un reato", sostiene il ministro della giustizia catalano Carles Mundò, che ha annunciato che a breve presenterà una denuncia per "abuso di potere" contro il procuratore dello Stato spagnolo in relazione alla repressione attuata negli ultimi giorni in Catalogna.

I Mossos d'Esquadra,la polizia catalana incaricata dal governo centrale di Madrid di bloccare l'accesso ai seggi, ha espresso le sue perplessità e rilevato l'esistenza di un pericolo: "L'uso della forza, anche di fronte a una resistenza passiva non potrà andare oltre l'accompagnamento della persona fuori dal seggio o la necessità di aprire un passaggio al quale possa accedere la polizia per mettere in atto le azioni ordinate dalla magistratura", si legge in una nota delle forze dell'ordine diffusa da Vanguardia. "Se l'uso della forza verrà ritenuto necessario nel caso di aggressioni a terzi o alle forze dell'ordine, prima di deciderlo si dovrà tenere in considerazione le eventuali conseguenze, cercando di evitare un male maggiore di quel che si vuole impedire in quel momento, soprattutto quando tra le persone vi sono minori, e altri soggetti vulnerabili".

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