Professori tedeschi d’accordo sull’uso del Mein Kampf a scopo didattico
L'associazione tedesca degli insegnanti si è espressa a favore della pubblicazione di una versione commentata del Mein Kampf di Adolf Hitler. Il testo sarà usato nelle scuole superiori – e dunque rivolto ai ragazzi dai 16 anni in su – per "vaccinare" i giovani contro l'estremismo politico e l'antisemitismo. L'approvazione dell'associazione degli insegnati è l'ultimo capitolo di un dibattito particolarmente accesso dall'inizio dell'anno, quando era stata avanzata l'ipotesi di una riedizione commentata in vista della scadenza dei diritti d'autore del libro di Hitler. Il "copyright", infatti, è detenuto dallo stato bavarese e, secondo legge tedesca, dura 70 anni dalla morte dell'autore. A partire da gennaio 2016, dunque, l'opera resta scoperta da qualsiasi diritto d'autore, ma le autorità hanno già precisato che qualsiasi pubblicazione del Mein Kampf, ad esclusione di quella commentata destinata all'uso scolastico, sarà vietata ai sensi della legge sull'istigazione all'odio razziale.
Rilettura e commento del libro del fondatore del nazismo sono state affidate all'Istituto di Monaco di Storia Contemporanea, che ha arricchito il manifesto del "Fuhrer" di oltre 3500 note. Una cura che comunque non convince quanti temono che il ritorno in circolazione di un testo tanto significativo per la storia tedesca possa rappresentare un pericolo a dispetto delle note di commento e di qualsiasi buona intenzione. Tra i primi a far sentire il proprio dissenso, già all'inizio dell'anno, ci sono le comunità ebraiche che a febbraio, attraverso la voce di Levi Salomon, portavoce del Forum ebraico di Berlino, chiedevano: "Si può mai annotare il diavolo? Si può annotare una persona come Hitler?". Più di recente Charlotte Knobloch, leader di spicco della comunità ebraica tedesca, si è opposta all'iniziativa dell'istituto di Monaco, definendo l'insegnamento del Mein Kampf profondamente irresponsabile.