"Si conclude qui la mia esperienza di direttore responsabile". La faccia è tesa, le parole in alcuni casi sono strozzate in gola: la telecamera è accesa e in diretta Gaetano Gorgoni, direttore del Tg di Canale 8, in Puglia, annuncia così le proprie dimissioni "dopo cinque anni alla guida del Tg8 e molti più anni alla conduzione dei programmi di approfondimento". Il motivo lo spiega lui stesso: "Sono stato costretto a farlo per difendere la mia dignità di giornalista per dire no alla precarizzazione della redazione".
Alla base del forte gesto lo stato di crisi dell'azienda editoriale: "C'è – spiega Gorgoni – chi è stato sfrattato da casa perché qualcuno ha deciso di non pagarlo da 8 mesi". Nonostante ciò secondo il direttore dimissionario dell'emittente, nessuna iniziativa è stata presa, per risollevare le sorti dell'emittente e salvare il salvabile. "Se il fatturato cala – dice nel suo lungo preambolo il direttore del Tg annunciando ai telespettatori la sua decisione – bisogna vendere, è la dura legge del mercato". Gorgoni – che nel suo passato annovera anche una candidatura nelle file del Pdl leccese – è forse uno dei primi direttori in assoluto che abbraccia lo spirito della carta deontologica approvata dall'Ordine dei giornalisti un anno fa a Firenze e che appunto responsabilizza i vertici nelle redazioni (direttori, capiredattori, capiservizio) rispetto al pagamento dei redattori e dei collaboratori, in specialmodo quelli precari, cioè senza contratto.