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Sindacati in piazza, Landini: “Manifestazione difende democrazia di tutti, sciogliere neofascisti”

“Questa piazza parla a tutto il Paese. Questa piazza rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare questo Paese e chiudere la storia con la violenza politica. Le organizzazioni fasciste devono essere sciolte: si passi ora dalla solidarietà ad azioni concrete”: lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione “Mai più fascismi” dei sindacati a Roma.
A cura di Annalisa Girardi
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È iniziata la manifestazione "Mai più fascismi" indetta dai sindacati dopo l'assalto alla Cgil dello scorso fine settimana. Piazza San Giovanni, a Roma, è gremita di gente: sono attese oltre 60 mila persone. Oltre ai leader di Cgil, Cisl e Uil anche diversi esponenti politici del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle. Assente invece il centrodestra, che ha accusato la manifestazione di voler essere di parte: "No questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti", ha detto Maurizio Landini arrivando in piazza.

Dal palco a San Giovanni il segretario nazionale della Cgil ha poi aggiunto: "Questa piazza parla a tutto il Paese. Lo vogliamo dire con molta forza: questa di oggi non è solo una risposta allo squadrismo fascista, necessaria e importante. Ma è qualcosa di più, questa piazza rappresenta tutta l'Italia che vuole cambiare questo Paese e chiudere la storia con la violenza politica. Tutto il Governo assuma questa sfida e apra una fase di grande cambiamento sociale". E ancora: "Le organizzazioni fasciste devono essere sciolte: si passi ora dalla solidarietà ad azioni concrete e lo Stato dimostri la sua forza democratica nel far rispettare leggi e applicare la Costituzione".

Il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, da parte sua ha detto: "In questa piazza c'è la nuova Resistenza. La Resistenza che è quella che ha combattuto il fascismo. Vogliamo riaffermare i valori della democrazia, della partecipazione e rifiuto della violenza". Per poi aggiungere: "Cgil Cisl e Uil sono organizzazioni antifasciste e non c'è spazio né per gli squadristi né per i violenti".

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"La giornata di oggi è importante perché è una risposta forte e unitaria contro fascismi, estremismi, derive antidemocratiche. Portiamo in piazza le ragioni del lavoro, della partecipazione, valori fondanti della nostra democrazia e della Repubblica. Il mondo del lavoro come sempre sarà argine contro ogni deriva e ogni estremismo", ha proseguito Luigi Sbarra, della Cisl, ricordando che il giorno della manifestazione coincide con il rastrellamento del ghetto di Roma nazifascisti. E ancora: "L'attacco di stampo squadrista alla sede della Cgil, il ritorno della violenza che ha voluto colpire il sindacato e il mondo del lavoro imponeva una sola scelta: essere qui uniti contro tutti i fascismi insieme con le nostre idee".

In piazza non c'erano solamente esponenti sindacati, ma anche diversi esponenti politici. Come il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che arrivando ha abbracciato Landini e ha rifiutato di rispondere alle domande sull'assenza dei partiti di centrodestra: una scelta presa per il rispetto di una piazza che non vuole etichette politiche, ma dare un segno di unità nella lotta al fascismo. "Una grande festa democratica senza colore politico", ha sottolineato il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, anche lui oggi in piazza San Giovanni. Unica eccezione per il centrodestra, Elio Vito, in piazza con il fazzoletto rosso della Cgil al collo: "Me lo ha dato Landini, sono andato a salutarlo. Sono incomprensibili le polemiche ed è incomprensibile pensare di consegnare tutto questo alla sinistra, solo pensarlo è divisivo. Sulla condanna del fascismo non ci si può dividere. Io sono molto contento di essere qui e, con la mia presenza, spero di rimediare alle assenze", ha detto il deputato di Forza Italia.

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