Matteo Renzi sosterrà il centrosinistra alle elezioni Regionali in Emilia Romagna, Liguria e Umbria
Matteo Renzi sosterrà il centrosinistra alle elezioni regionali in Emilia Romagna, Umbria e Liguria. "Oltre gli abbracci alla partita del cuore quello che conta è quello che Schlein ha detto politicamente: ha detto che la destra può essere battuta dal centrosinistra ma senza veti e senza parlare del passato", ha dichiarato il leader di Italia Viva.
Il prossimo autunno le tre Regioni andranno al voto per scegliere il loro futuro governatore. In Emilia Romagna, dove le elezioni sono fissate per domenica 17 e lunedì 18 novembre, si prospetta una sfida a due tra Elena Ugolini, per il centrodestra, e Michele de Pascale, il nome scelto dal centrosinistra per il dopo Bonaccini.
In Umbria non c'è ancora una data ma la lista dei candidati, per ora, appare corposa. Ci sono la governatrice uscente Donatella Tesei con il centrodestra, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi (Alternativa Popolare), Stefania Proietti, candidata del centrosinistra, Francesco Miroballo (Umbria autonoma), Marco Rizzo (Umbria sovrana nel cuore), Roberto Fiore (Forza Nuova) e Moreno Pasquinelli (Fronte del dissenso).
Il nodo più grande riguarda però la Liguria. Le dimissioni di Giovanni Toti hanno costretto la Regione a indire elezioni anticipate, previste per il 27 e 28 ottobre. Sui candidati però la partita è ancora aperta. Nel centrodestra sono diversi i nomi emersi in queste settimane dopo il passo indietro del leghista Edoardo Rixi, mentre nel centrosinistra il candidato in pole position sembra essere il dem Andrea Orlando.
Non è chiaro però quali forze appoggeranno il campo largo ligure e per il partito di Matteo Renzi la faccenda si complica ulteriormente. A Genova infatti, Italia Viva governa con il centrodestra, al fianco del sindaco Marco Bucci. "In Liguria la vicenda è semplice. Si parla del cose da fare. Sto aspettando le linee del centrosinistra ligure sui punti programmatici aperti", ha detto Renzi. "Noi abbiamo fatto degli accordi a seconda delle città. Ovvio che d'ora in avanti, se stiamo con il centrosinistra non potremmo stare con il centrodestra ma occhio: questo vale per tutti", ha sottolineato.
L'ipotesi di un ingresso di Iv nella coalizione di centrosinistra non sembra incontrare il favore del Movimento 5 Stelle, in particolare di Giuseppe Conte che di recente ha dichiarato di non fidarsi di "chi da tempo più che politica fa affari in giro per il mondo". Per il leader pentastellato, "il nostro dna ci spinge a costruire questo progetto con la massima lealtà e spirito autenticamente unitario. Proprio per questo sarà impossibile offrire spazio a chi, negli anni, non ha mai mostrato vocazione unitaria ma solo capacità demolitoria e ricattatoria", ha ribadito.