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Elisabetta Casellati al Quirinale, carta coperta del centrodestra su cui si lavora dietro le quinte

Quello di Elisabetta Casellati non era nella rosa di nomi presentata dal centrodestra per il Colle. Tuttavia, dietro le quinte, si starebbe ragionando su come portare la presidente del Senato da Palazzo Madama al Quirinale.
A cura di Annalisa Girardi
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Il nome di Elisabetta Casellati non era tra quelli presentati dal centrodestra per il Colle. Ma il fatto che non sia stata menzionata nella rosa di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, non significa che la presidente del Senato non sia una candidata al Quirinale. Tutt'altro. "I presidenti del Senato sono la seconda carica dello Stato da sempre. È donna. Non ha bisogno che la sponsorizzi io. È lì, è stata eletta dalla maggioranza dei senatori per rappresentare il Paese. Non ha bisogno di essere candidata. Se uno la chiama penso sia a disposizione", ha detto questa mattina Matteo Salvini arrivando a Montecitorio. Parole molto diverse da quelle scelte ieri, durante la conferenza stampa del centrodestra, quando aveva spiegato perché non fossero stati inseriti nella terna dei profili che avevano tutte le carte in tavola per essere candidati, come appunto quello di Elisabetta Casellati o di Antonio Tajani.

"Nella nostra terna di nomi non c'è la presidente del Senato Casellati perché riteniamo che le cariche istituzionali che il Parlamento ha scelto debbano essere tenute fuori", aveva commentato Salvini, precisando che invece Tajani non fosse stato proposto visto il suo ruolo di coordinatore di partito. A rilanciare entrambi i nomi, sia il suo che quello di Casellati, ci ha pensato questa mattina Antonio Tajani stesso: "Ieri è stata proposta una terna di persone che non hanno una tessera di partito, Pera-Moratti-Nordio, ma sono di area di centrodestra anche se più vicini a Forza Italia. Poi è stato detto ,durante la conferenza stampa, che ci sono figure istituzionali che sono al servizio della Repubblica, che sono la presidente del Senato e il sottoscritto".

Insomma, il centrodestra potrebbe scegliere di non fare il nome di Casellati per paura di bruciarlo, pur continuano a lavorare dietro le quinte perché si apra una trattativa seria con gli altri partiti per portare la presidente del Senato da Palazzo Madama al Quirinale. Quelli di Salvini e Tajani non sono stati gli unici commenti registrati oggi prima delle votazioni, che dovrebbero chiudersi nuovamente con una fumata nera. "Casellati, come abbiamo detto, non è nella rosa dei tre nomi, perché è la presidente del Senato, quindi ha già un ruolo istituzionale che la rende assolutamente candidabile già di per sé. È un nome sui cui potrebbe convergere anche il centrosinistra magari, stiamo a vedere", ha commentato Riccardo Molinari, capogruppo della Lega a Montecitorio. "Casini non si può dire che oggi sia una figura di centrodestra. Sicuramente la Casellati, seconda carica dello Stato, in un Paese normale sarebbe la soluzione più normale", ha affermato invece Eduardo Rixi, un altro esponente del Carroccio. E ancora, il deputato Alberto Stefani su Casellati: "È sicuramente un nome di alto profilo, lo dimostra il fatto che sia la seconda carica dello Stato. È interesse del Paese che non si pongano veti e pregiudizi".

Come abbiamo detto, Casellati potrebbe trovare sostegno anche nell'area giallorossa. Italia Viva sarebbe disposta a votarla? "Nel pomeriggio faremo una dichiarazione ufficiale, vediamo che succede stamattina", ha detto Matteo Renzi arrivando in Transatlantico.

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