Pisa, cliente protesta per i troppi disabili a cena. Il ristoratore: “Se ne vada lei”

Dopo il caso del cliente del villaggio vacanza in Abruzzo che si lamentava per la presenza di troppi ragazzi disabili che avrebbero potuto urtare la sensibilità dei suoi figli, un episodio analogo arriva ora da Pisa. Un cliente di un ristorante della zona infatti questa volta si è lamentato per la troppa presenza di persone disabili in sala che lo disturbavano. L'uomo non ha postato però una recensione online ma si è lagnato direttamente con il personale del ristorante. L'episodio è avvenuto mercoledì scorso e a raccontarlo è stato il fratello di uno dei ragazzi disabili. Quest'ultimo faceva parte della comitiva del centro diurno L’Orizzonte di Pisa che per festeggiare la fine delle attività estive aveva deciso di fare una cena insieme al bagno Miramare, sul lungomare di Tirrenia
La presenza di quei 25 ragazzini disabili con i parenti però hanno disturbato qualcuno che si è lamentato con la direzione chiedendo almeno di essere preventivamente informato, in modo da poter disdire la prenotazione. Una lamentela diretta a cui i gestori del locale hanno potuto subito rispondere invitando il cliente ad abbandonare la sala. "Non siamo tenuti in alcun modo a informare se altri clienti sono presenti nel nostro bagno e se lei crede può andare a cena in un altro bagno", gli hanno risposto infatti dalla direzione. Fortunatamente la serata è proseguita normalmente senza che nessuno dei genitori e dei figli si accorge della lamentela, a parte la mamma del giovane che ha poi riferito l’accaduto.
Il personale ha avuto attenzioni stupende. Un raro esempio di integrazione. Anche in questa occasione hanno mostrato signorilità nel non farci notare niente, facendoci terminare la serata in allegria. Un grazie di cuore" ha dichiarato un’operatrice del centro. "Il nostro ristorante era pieno quei ragazzi disabili erano fantastici e nessuno dei clienti si era mai lamentato. Ho un solo rammarico: non aver invitato quel signore a uscire e andarsene immediatamente. È stato tutto il tempo a mangiare in silenzio accanto a una signora e io ho pensato: ‘Ma come fa a non vergognarsi?' ", ha commentato invece uno dei proprietari del locale.