Pensione piena a 62 anni a chi perde il lavoro, la proposta del Pd

Pensione anticipata e piena a 62 anni a chi perde il posto di lavoro. Un’idea a cui sta lavorando Giorgio Santini del Pd per quella che un'idea "condivisa dal partito". L'idea base è questa: chiunque resta disoccupato potrà accedere al sussidio con le vecchie regole, quelle precedenti alla riforma Fornero. A 62 anni come detto. La pensione andrebbe di fatto a sostituire la cassa integrazione in deroga. Lo stesso Santini chiarisce la sua proposta in un’intervista a Huffington Post: "Si tratta di permettere alle persone che hanno perso un lavoro ed esaurito la possibilità di accedere agli ammortizzatori ordinari di potere incassare prima il proprio assegno pensionistico”.
In realtà, va comunque detto come la cassa integrazione non riguarda tutti i lavoratori ed è comunque per periodi determinati, mentre la pensione in teoria riguarda tutti ed è a vita. Stabilire il costo di questa operazione non è perciò semplice. Ne è consapevole lo stesso senatore che però si domanda: “Bisogna riflettere su cosa convenga di più allo Stato, in questo caso non dovrebbe versare più i contributi ai lavoratori che invece è tenuto comunque a pagare erogando la cassa in deroga”. Santini ricorda pure come chi andrà in pensione prima, non sarà penalizzato: "Si andrebbe in pensione con le vecchie regole e incassando un assegno commisurato ovviamente agli anni lavorati, ma trattandosi ancora di un'ipotesi si possono valutare varie possibilità". Santini considera chi perde un lavoro alla stregua di un esodato: “È un numero sempre crescente di potenziali esodati e per lo Stato significa mobilitare sempre più risorse”.