Papa Francesco: “Orrore per i bimbi scartati con l’aborto e uccisi dalla fame”
Papa Francesco ha detto di provare orrore per determinate situazioni che ancora oggi coinvolgono i bambini. Una di queste è relativa all’aborto: Bergoglio, nel discorso al Corpo Diplomatico, ha parlato di quei bambini vittime dell’aborto il sui solo pensiero desta orrore. Ma non solo, sono diversi i riferimenti del Pontefice. “Desta orrore – ha spiegato il Papa – il solo pensiero che vi siano bambini che non potranno mai vedere la luce, vittime dell’aborto, o quelli che vengono utilizzati come soldati, violentati o uccisi nei conflitti armati, o fatti oggetti di mercato in quella tremenda forma di schiavitù moderna che è la tratta degli esseri umani, la quale è un delitto contro l’umanità”. Il Papa ha aggiunto inoltre che non possono lasciarci indifferenti “i volti di quanti soffrono la fame, soprattutto dei bambini”. Al popolo italiano Bergoglio ha augurato di “rinnovare il proprio encomiabile impegno di solidarietà verso i più deboli e gli indifesi e, con lo sforzo sincero e corale di cittadini e istituzioni, di superare le attuali difficoltà, ritrovando il clima di costruttiva creatività sociale che lo ha lungamente caratterizzato”. Papa Francesco ha detto di essere preoccupato perché “aumenta il numero delle famiglie divise e lacerate, non solo per la fragile coscienza del senso di appartenenza che contraddistingue il mondo attuale, ma anche per le condizioni difficili in cui molte di esse sono costrette a vivere, fino al punto di mancare degli stessi mezzi di sussistenza”.
"Investire sui giovani, servono interventi per la famiglia" – Al Corpo Diplomatico il Papa chiede perciò politiche che sostengano la famiglia: “È saggio non emarginare gli anziani dalla vita sociale per mantenere viva la memoria di un popolo – ha spiegato -. Parimenti, è bene investire sui giovani, con iniziative adeguate che li aiutino a trovare lavoro e a fondare un focolare domestico”. Papa Francesco ha denunciato in particolare il fatto che troppo spesso “gli anziani siano considerati un peso, mentre i giovani non vedono davanti a sé prospettive certe per la loro vita”. Il Pontefice ha anche ricordato il suo viaggio a Lampedusa dicendo che purtroppo vi è indifferenza generale di fronte a simili tragedie, “un segnale drammatico della perdita di quel senso della responsabilità fraterna su cui si basa ogni società civile”. In ogni caso il Papa ha ricordato di aver potuto constatare anche l’accoglienza di molti. Nel suo discorso al Corpo Diplomatico Bergoglio ha fatto riferimento anche alla guerra in Siria: “Non cesso di sperare che abbia finalmente termine il conflitto in Siria. La sollecitudine per quella cara popolazione e il desiderio di scongiurare l'aggravarsi della violenza mi hanno portato, nel settembre scorso, a indire – ha ricordato – una giornata di digiuno e di preghiera”.