Papa Francesco in Kenya: “Attentati? Temo più le zanzare”
Ore 18.30 – Papa: "Violenza, conflitto e terrorismo si alimentano con paura e disperazione" –"L'esperienza dimostra che la violenza, il conflitto e il terrorismo si alimentano con la paura, la sfiducia e la disperazione, che nascono dalla povertà e dalla frustrazione". Lo denuncia Bergoglio rivolgendosi alle autorità e al corpo diplomatico del Kenya. "Fintanto che le nostre società sperimenteranno le divisioni, siano esse etniche, religiose o economiche, tutti gli uomini e le donne di buona volontà sono chiamati a operare per la riconciliazione e la pace, per il perdono e per la guarigione dei cuori", esorta il Pontefice.
UPDATE ore 16.45 – Papa Francesco è arrivato a Nairobi, prima tappa del suo viaggio in Africa, intorno alle tre del pomeriggio ora italiana. Appena sceso dall'aereo, Bergoglio è stato accolto da danze tradizionali, canti e balli fatti da tantissime persone vestite con costumi colorati. A Nairobi è stato accolto dal Presidente della Repubblica, Uhuru Kenyatta. Durante il viaggio verso l’Africa Papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti e ha scherzato sul rischio attentati. “Sono preoccupato per le zanzare”, ha detto a chi gli chiedeva se non fosse nervoso per il rischio di attacchi durante la sua visita in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana.
Inizia oggi la visita di Papa Francesco in Africa. Il Pontefice è salito a bordo di un aereo Alitalia A330 poco prima delle 8 di questa mattina: a Fiumicino l’attenzione per la sicurezza era altissima. A effettuare i controlli Polizia, Carabinieri e militari della Guardia di Finanza che, per la gestione del traffico automobilistico diretto al terminal, si sono anche avvalsi del supporto della Polizia locale. Papa Francesco atterrerà nell'aeroporto internazionale di Nairobi “Jomo Kenyatta” alle 17, ora locale (in Italia le 15). Durante il percorso, 5.389 km, il velivolo sorvolerà Grecia, Egitto, Sudan ed Etiopia. Quello in Africa è l’undicesimo viaggio internazionale di Papa Francesco che sarà in Kenya, in Uganda e nella Repubblica Centrafricana: è la prima volta che il pontefice argentino in vita sua va nel continente nero. Il Papa ha voluto confermare il suo viaggio nonostante da più parti dopo gli attacchi di Parigi e l’allerta a Bruxelles siano arrivati avvertimenti, soprattutto sull’ultima tappa di Bangui. Per il momento sembra che il viaggio non subirà alcun cambiamento. “Non ci risultano elementi nuovi di preoccupazione per cui il programma continua ad essere quello previsto. Il Papa spera vivamente di portare il suo messaggio di pace”, ha fatto sapere padre Lombardi.
Scambio di messaggi tra Papa Francesco e Mattarella
Come è tradizione prima di un viaggio internazionale, Bergoglio ha inviato un messaggio al Capo dello Stato in cui assicura di “pregare per il bene dell'Italia”. Sergio Mattarella, da parte sua, ha risposto al messaggio del Papa rinnovando nei suoi confronti stima e considerazione: “Desidero farle pervenire il mio più sincero ringraziamento per il messaggio che ha voluto cortesemente indirizzarmi nel momento in cui si accinge a partire per il viaggio apostolico in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana. L'Italia e la comunità internazionale guardano con grande attenzione al suo primo viaggio nel continente africano, il cui potenziale di crescita e sviluppo è tuttora ostacolato da guerre, instabilità politica, povertà e allarmanti disuguaglianze sociali. La sua presenza sarà di sostegno e incoraggiamento alle locali comunità cristiane e recherà un importante segnale di pace, fraternità e dialogo ai paesi visitati e all'intero continente, fornendo altresì un prezioso messaggio di speranza per il futuro. Mi è gradita, Santità, l'occasione per rinnovarle i sensi della mia più profonda stima e considerazione”.
Il programma di Papa Francesco in Africa
Bergoglio arriva oggi in Kenya alle 17 ora locale e incontrerà il presidente Uhuru Kenyatta, le autorità kenyane e il corpo diplomatico. Giovedì 26, il Papa ha un primo incontro interreligioso ed ecumenico nella nunziatura, poi celebrerà messa nel campus dell'università di Nairobi. Visiterà le sede kenyana delle Nazioni Unite, dove hanno sede due agenzie dell'Onu, Unep (ambiente) e Un-habitat (urbanistica) e dove il Papa, a partire dalla sua recente enciclica Laudato sì, pronuncerà in spagnolo un discorso ampio e articolato. Venerdì 27 novembre Papa Francesco visiterà lo slum di Kangemi, dove si trova la chiesa di San Giuseppe lavoratore e un centro gestito da gesuiti, anche per malati di Aids. Incontrerà i giovani nello stadio Kasarani, poi i vescovi del paese e infine ci sarà la cerimonia di congedo all'aeroporto. Poi Francesco volerà in Uganda. Sabato 28 novembre, Papa Francesco incontrerà centomila giovani a Kololo air strip di Kampala, mentre domenica 29 partirà per Bangui, nella Repubblica Centrafricana. Qui il Papa aprirà la porta santa della cattedrale di Bangui con un anticipo di avvio del giubileo della Misericordia. Lunedì 30 novembre, ultimo giorno del viaggio se il programma verrà rispettato fino alla fine, Papa Francesco dirà messa nello stadio del complesso sportivo Barthélémy Boganda per poi rientrare a Roma.