Palermo, il viadotto inaugurato la vigilia di Natale crolla a Capodanno
La notizia è singolare ma, ahinoi, non così inusuale come dovrebbe essere: un viadotto inaugurato il 23 dicembre ha già mostrato i primi segni di cedimento strutturale, tanto da obbligare l’azienda che gestisce il tratto stradale a vietare che sia utilizzato. Si tratta del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento che dopo soli 10 giorni dalla sua inaugurazione è praticamente crollato, con metà carreggiata sprofondata e l’altra metà visibilmente danneggiata.
Ufficialmente l’Anas parla di “un anomalo cedimento del piano viabile in corrispondenza del rilevato retrostante della spalla del viadotto”, riservandosi di fornire ulteriori informazioni e spiegando di aver deciso di chiudere al traffico la strada statale 121 tra il chilometro 226 e il chilometro 227 nei pressi di Mezzojuso. Un crollo che non ha provocato danni per una pura casualità, dal momento che nessun veicolo si è trovato ad attraversare il viadotto nelle ore del “disfacimento”. Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che su twitter ha manifestato tutto il suo disappunto, anticipando di aver chiesto all’Anas il nome del responsabile ed impegnandosi a “fare giustizia” su questo vero e proprio scempio.
Immediato anche il commento del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, con una nota in cui scrive: “Ho immediatamente chiesto all'Anas una relazione dettagliata sull'appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo. C’è chi l'ha costruito male, chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione […] Ogni negligenza irresponsabilità in tutto questo non verrà assolutamente giustificata”