Padova, un topo morto tra le patatine fritte. Una ragazza finisce in ospedale

Un topolino di cinque centimetri con la coda lunga fritto, morto e mummificato insieme alle patatine. È quanto hanno trovato due giovani fidanzati di Spinea che, dopo aver comprato il loro snack in un supermercato vicino casa, si apprestavano a consumarlo davanti alla tv. Il disgustoso ritrovamento del topo nel sacchetto di patatine fritte risale al 6 maggio dello scorso anno e, anche se l’animale era probabilmente innocuo dato che era stato fritto, spedì in ospedale la ragazza che ebbe un malore quando se lo ritrovò tra le mani. Quel topo era riuscito a infilarsi nello stabilimento dove si producono le patatine e chiaramente andavano denunciati gli scarsi controlli che avevano permesso tutto ciò.
Un topo che potrebbe costare 7mila euro all’azienda produttrice – Le patatine incluse di topo erano le “Country pizza”, una confezione da sessanta grammi prodotta dalla “Bag Snacks Srl”, una ditta padovana. E ora il topolino, a circa un anno di distanza dai fatti, potrebbe costare alla ditta 7mila euro di ammenda come chiesto dal pubblico ministero Benedetto Roberti. Nei giorni scorsi è stato infatti emesso un decreto penale di condanna da 3.500 euro ciascuno nei confronti di Italo Girolimetto e Nicoletta Gagliardi, rispettivamente amministratore e responsabile del controllo qualità dell’azienda di Galliera Veneta.