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Padoan: “Sono favorevole a un aumento dell’età pensionabile”

Il ministro ha spiegato che comunque non è nelle intenzioni del governo realizzare una nuova riforma delle pensioni.
A cura di Davide Falcioni
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Intervenuto al festival dell'Economia di Trento il Ministro Pier Carlo Padoan ha lanciato quella che appare come una vera e propria "bomba", l'ennesima da parte del governo: "Non sono a favore di una diminuzione dell'età pensionabile, ma di un graduale aumento. Mi chiedo cosa succederà in Germania dove sono andati nella direzione opposta". Una dichiarazione che, dopo la riforma Fornero del 2011, è inevitabilmente destinata a far discutere. Il ministro, tuttavia, ha precisato i senso delle sue parole, spiegando che non è sua intenzione rimettere mano a una legge sull'età pensionabile e ricordando che in Italia esistono già strumenti che indicizzano l'età della pensione all'aspettativa di vita della popolazione. Per Padoan, questi strumenti vanno bene così come sono, non c'è bisogno di interventi per alzare la soglia della pensione.

Il ministro ha quindi spiegato ai giornalisti che le sue parole volevano rappresentare una critica a quei paesi, come la Germania, che negli ultimi anni hanno fatto scelte opposte a quelle italiane, abbassando l'età pensionabile. Padoan, quindi, si è detto scettico sulla possibilità di una staffetta che veda l'ingresso dei giovani nella pubblica amministrazione: "Non ho mai creduto – ha sottolineato – che gli anziani rubassero il lavoro ai giovani. Non mi piace ragionare così". Secondo il ministro dell'economia, il "vero dramma è la dinamica calante della produttività". Un aumento della produttività, ha sottolineato Padoan, con un "abbattimento più deciso del cuneo fiscale, ci permetterebbe di saltare su un sentiero più elevato di crescita".

Padoan, pensioni: "L'UE riconosca gli sforzi dell'Italia"

Il ministro ha quindi detto: "Le raccomandazioni della Commissione europea riguardano soprattutto le riforme strutturali e spero che si riconosca uno sforzo molto importante e di conseguenza un miglioramento permanente della performance dell'economia". Poi Padoan ha spiegato che il governo non cambierà le stime di crescita per il 2014: "Per adesso non cambiamo le previsioni", ha affermato, ricordando chem l'esecutivo prevede una crescita del Pil dello 0,8%.

Padoan: Italia e Germania credibili dopo il 25 maggio

Il ministro ha affermato: "Italia e Germania dopo il 25 maggio hanno in comune che hanno vinto le elezioni i partiti al governo". Parando del futuro economico ha spiegato: "Occorre spingere per aiutare la crescita. Dobbiamo fare in modo che l'Italia sia seria e credibile". Per questo, secondo Padoan, è necessario imboccare la strada delle riforme: "Mi basta una crescita reale dell'1,8% del Pil, ma non mi illudo. I benefici delle riforme strutturali crescono con il passare del tempo – ha spiegato – un pacchetto di riforme ha impatto maggiore della somma dei suoi componenti. La riforma del lavoro si può fare ma se non c'é una riforma della P.a. allora non serve a niente. Le riforme poi funzionano meglio quando l'economia va bene e quindi siamo nella fase giusta. Si vedono piccoli segni di ripresa, e questo aiuta. Possiamo scegliere se vivacchiare o imboccare strada riforme".

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