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Omicidio Lorys, “Veronica Panarello picchiava e insultava il figlio”

Emergono nuovi particolari inquietanti sul rapporto tra Veronica Panarello ed il figlio Lorys, strangolato il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina, nel Ragusano.
A cura di Fabio Giuffrida
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Dalle 194 pagine che riportano le motivazioni della condanna di Veronica Panarello emergono altri particolari. I genitori dei compagni di scuola del piccolo Lorys hanno riferito, nel corso delle indagini, che in effetti i rapporti tra la madre ed il figlio non fossero idilliaci: "Ultimamente mio figlio mi ha riferito che Lorys gli ha confidato che non stava molto volentieri con la mamma e che non vedeva l'ora che tornasse il papà perché la mamma lo picchiava" e ancora "Raccontava ai compagnetti che litigava spesso con la mamma e che gli mancava il papà".

Lorys insultato dalla Panarello: "Testa di cazzo, coglione"

Nessuno, dunque, può sapere cosa succedesse in quella casa, in assenza del marito Davide e del suocero Andrea. "Quasi quotidianamente la signora Panarello era solito proferire parole del tipo ‘testa di cazzo' e ‘coglione'" raccontano i vicini, riferendosi ai continui litigi tra Lorys e Veronica Panarello. Era una routine, si sentivano "rumori di sedie e oggetti sbattere per terra" al punto che, una volta, un compagnetto del piccolo Lorys l'ha definita "una pazza".

Secondo il Gup Andrea Reale ci sarebbe stata un'inversione dei ruoli tra la Panarello ed il figlio, divenuto "quasi un compagno di vita della madre con un compito di sostegno e di riferimento quotidiano". Tesi che era stata lanciata dai consulenti di parte di Daniele Scrofani, avvocato di Davide Stival.

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Le ricerche della Panarello su Google

E non è finita qui. Finalmente sono state rese note anche le investigazioni eseguite dagli inquirenti ragusani sui dispositivi elettronici della Panarello. "Bimba non si sente bene, la baby sitter la picchia a sangue", "Modica, perde il figlio che ha in grembo, momenti di tensione al maggiore", queste le ultime ricerche eseguite dalla madre del piccolo Lorys, poche ore prima dell'omicidio.

Infine, come emerge dalle motivazioni della sentenza, la Panarello avrebbe avuto una vera e propria ossessione per il suocero Andrea Stival di cui – dice lei – è a conoscenza di un "disturbo urologico" avuto qualche estate fa: in una confessione ha persino aggiunto che il padre di suo marito sarebbe "sessualmente più dotato" di Davide Stival. Dichiarazioni che, a suo tempo, sarebbero dovute servire ad avvalorare l'ipotesi – poi smentita dai fatti e dalle indagini – di una relazione extraconiugale tra i due.

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