Olio di oliva, non ci sarà più la “data di scadenza” sull’etichetta
La Camera dei deputati ha dato il via libera definitiva al recepimento della legge europea sull’intera filiera di produzione e imbottigliamento dell’olio di oliva. La norma è passata a maggioranza (208 favorevoli, 103 contrari), dopo una furiosa politica, animata in particolare dal Movimento 5 Stelle e da Forza Italia.
Particolari critiche (anche da qualche parlamentare dello stesso Partito Democratico) sono state riservate a un passaggio della nuova normativa, che ora prevede la possibilità di non indicare sulle bottiglie la “data di scadenza” dell’olio. Tecnicamente si tratta del TMC, ovvero del Tempo Minimo di Conservazione, che rappresenta il tempo entro il quale il prodotto mantiene inalterate le proprie proprietà organolettiche: oltre questo tempo, però, l’olio può essere ugualmente consumato senza nessun problema per la salute.
La normativa italiana è sempre stata più rigida e prevedeva un termine di 18 mesi, con la necessità di indicare sull’etichetta la data di imbottigliamento (il TMC è calcolato dall’imbottigliamento, infatti). Ora, invece, la data di imbottigliamento sarà sostituita da un “da consumarsi preferibilmente entro…”, come avviene per gli altri alimenti soggetti a deperimento.
Tale scelta ha provocato, come dicevamo, polemiche e contestazioni dalle opposizioni, che hanno sottolineato come si tratti di una diminuzione delle tutele per i consumatori. E Cariello e Gallinella (M5S) attaccano il Governo: