Olimpiadi 2016, sangue a Rio: vice-console russo uccide ladro che lo stava rapinando

Quando mancano poche ore alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi olimpici 2016, arriva la notizia dell’uccisione di un diplomatico russo nei pressi del Parco Olimpico di Rio: Marcos Cesar Feres Braga, un avvocato brasiliano che detiene la carica vice-console al consolato russo, avrebbe assassinato un ladro durante un tentativo di rapina. Secondo Globo, il 60enne diplomatico sarebbe stato vittima di un aggressione da parte di due uomini brasiliani armati a bordo di un motorino mentre si trovava su una BMW X6 insieme alla moglie e alla figlia nel traffico cittadino. I due malviventi avrebbero sfondato il finestrino dell’auto e intimato a Braga di consegnare l’orologio che portava al polso. Ne è seguito uno scontro all'interno di auto del diplomatico, fino a che quest’ultimo non è riuscito ad afferrare la pistola del aggressore, che ha utilizzato per sparargli a bruciapelo, secondo la polizia.

The Sydney Morning Herald, scrivo che il diplomatico avrebbe messo in pratica l’arte marziale del Jiu-jitsu brasileiro per immobilizzare l’uomo, strappargli l’arma delle mani e rivolgerla contro di lui. Un complice del ladro, che si trovava, su una seconda moto sarebbe fuggito.  Si tratterebbe della prima volta di una sparatoria nei pressi di una zona olimpica dai drammatici fatti di Monaco 1972, quando un’organizzazione terroristica palestinese fece strage negli alloggi destinati agli atleti israeliani del villaggio olimpico, uccidendone 11. Poco prima, da quelle parti, era passata la torcia olimpica, al penultimo giorno del suo lungo viaggio e un gruppo di ciclisti olimpici in allenamento.