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Covid, De Luca: “Domani ordinanza lockdown in Campania”. Ma è isolato e deve cambiare tutto

Nel pomeriggio la Regione Campania aveva fatto filtrare la notizia dell’imminente arrivo dell’ordinanza lockdown. Ma dopo il dpcm di Conte Vincenzo De Luca ha dovuto fare dietrofront: non ci sono i presupposti per un provvedimento così incisivo. E punta ad una zona rossa in provincia di Napoli.
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Aveva annunciato non più tardi delle 17 di sabato 24 ottobre: "Entro la giornata di domani, domenica 25 ottobre, avremo l'ordinanza che predispone il lockdown in Campania".  Ora invece cambia tutto . Il "vado avanti per la mia strada, non cambio i miei piani" del presidente della Regione Campania, si è scontrato con una situazione nazionale che invece per ora non prevede lockdown. E così De Luca ha dovuto arrendersi ai fatti  e ripiegare. Il provvedimento temuto e annunciato potrebbe diventare una zona rossa per la sola area di Napoli e provincia. De Luca nel pomeriggio aveva avvertito di voler attendere il Dpcm di stasera del Consiglio Giuseppe Conte per analizzare i provvedimenti nazionali e adattare gli ulteriori provvedimenti per la Campania e ammonito: " Il lockdown deve però essere supportato prima di tutto da un piano socio-economico nazionale".

In conferenza Regioni l'ex sindaco di Salerno si è trovato isolato. Ha strappato la chiusura delle scuole, ha strappato la linea dura sulla movida ma il lockdown no. La Regione Campania nelle ultime ore ha fatto "filtrare" la notizia di voler andare avanti a testa bassa . I motivi sono due: il primo è che De Luca non avrebbe voluto far passare l'idea di essersi fermato a causa delle violente proteste di venerdì notte a Napoli.

La seconda è che vuole dal governo Conte quattrini: il piano di aprile della Campania a sostegno delle attività imprenditoriali e delle famiglie valeva un miliardo e 17 milioni. Ora il problema è questo: non ci sono più fondi per questi scopi nel 2020. Occorre attendere il 2021 ed è troppo tardi. Dunque il problema non è solo sanitario ma anche economico: se Palazzo Chigi non vara un pacchetto di norme le attività rischieranno di chiudere senza alcuna prospettiva di ristoro. E quella parte "grigia" di lavoratori, a nero e precarissimi, senza contratto e con retribuzione a settimana (i fattorini dei bar, i camerieri, cuochi, commessi e così via) resterebbero senza quattrini fino alla riapertura degli esercizi commerciali.

È probabile che uno degli "spazi" in cui De Luca spiegherà la ratio del suo provvedimento, cercando anche politicamente di recuperare consenso, ormai in calo netto a poco più di un mese dalla sua rielezione, sarà il salotto di Fabio Fazio a Che tempo che fa, in programma domenica in prima serata su Rai3.

(articolo aggiornato il 24 ottobre 2020 ore 20.10)

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