Il ministro dell’Istruzione Giannini agli insegnanti: “Stop agli scatti di anzianità”
I test d’ingresso per accedere alle facoltà a numero chiuso universitarie sono da sempre motivo di polemiche all’interno del mondo accademico. Nel dibattito tra i favorevoli e i contrari al meccanismo che “taglia” l’accesso all’università si è inserita subito anche Stefania Giannini, senatrice scelta dal premier Matteo Renzi per guidare il dicastero dell’Istruzione. Sulle pagine de Il Mattino, Giannini ha detto di essere contraria a nuove riforme dell’università e della scuola ma ha spiegato quali sono le sue perplessità di fronte ad alcune “regole”. Come ad esempio, appunto, quelle dei quiz per entrare a Medicina. Quiz sui quali sarebbe disposta a trattare: “La soluzione dell’accesso a questo tipo di facoltà non è semplice – ha spiegato il neo ministro – ma non posso negare che sono molto perplessa di fronte al meccanismo dei quiz”. Giannini ha ricordato l’esperienza da rettore a Perugia dicendo di ritenersi fortunata del fatto di non aver avuto la facoltà di Medicina. Riguardi altri temi relativi all’istruzione e all’università, Giannini ha promesso “una scossa forte sul fronte della ricerca” e ha parlato anche del valore legale del titolo di studio che per lei “non è un tabù”.
Chi è il nuovo ministro di viale Trastevere – Dopo Maria Chiara Carrozza anche questa volta la scuola e l’università avranno a che fare con un ex rettore: come si diceva, infatti, la senatrice di Scelta Civica è stata – dal 2004 al 2013 – rettrice dell’Università per stranieri di Perugia. Stefania Giannini, toscana del 1960, è una linguista e glottologa. Nel suo curriculum vanta diverse esperienze internazionali: nel 2005 è diventata rappresentante per l'Italia nel Comitato di Selezione del programma Erasmus Mundus presso la Commissione Europea fino al 2009 ed è entrata a far parte del Tavolo Interministeriale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. Inoltre é membro del Comitato di orientamento strategico per le relazioni scientifiche e culturali fra Italia e Francia. In Parlamento è arrivata lo scorso anno, candidata in Toscana nella lista Con Monti per l’Italia è stata eletta senatrice. Nel novembre del 2013 l’Assemblea di Scelta Civica l’ha nominata nuova segretaria e coordinatrice politica del partito.
Stop scatti di anzianità – Intervistata da Il Messaggero, Giannini ha parlato anche del pasticcio degli scatti d’anzianità per gli insegnanti. Alla domanda se pensa di dover superare questo sistema, il ministro risponde: “Ci sono due parole fondamentali su cui secondo me dobbiamo basare tutta la nostra azione: merito e valutazione. Per i docenti, così come per gli studenti, si devono adottare criteri premiali. Che consentano agli insegnanti di migliorarsi e di essere premiati per i loro miglioramenti”. Gli automatismi di stipendio rappresentano, per il ministro, “il frutto di un mancato coraggio politico del passato”. Ma ovviamente – ha spiegato– “sto parlando in modo generale, prescindendo da eventuali misure che ancora non ho neanche lontanamente concepito”. Giannini ha parlato di autonomia e anche della mancanza di risorse: “Un paese che spende 265 miliardi in pensioni e 54 miliardi per tutto il comparto dell’istruzione deve porsi degli interrogativi. Si tratta di considerare le spese in questo settore non come costi, ma come investimenti in capitale umano, in crescita, in futuro”.