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Emergenza siccità in Italia

Siccità, gli agricoltori chiedono a Regione Lombardia di usare l’acqua di scarico per irrigare i campi

Settore agricolo in ginocchio, a causa della crisi idrica che sta investendo la Lombardia. La richiesta degli agricoltori: utilizzare l’acqua di scarico a uso civile, depurata, per irrigare le coltivazioni. “Molte attività sono al limite della sostenibilità economica”
A cura di Francesca Del Boca
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Ancora poco più di una settimana. L'acqua in Lombardia è agli sgoccioli: l'intera disponibilità è stata impiegata infatti per per coprire la necessità del comparto agricolo dei prossimi dieci giorni. Poi, fine. Il settore agricolo, fiore all'occhiello della regione, è ormai in ginocchio. E proprio dagli agricoltori di Confai ((Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani) arriva una richiesta: utilizzare l'acqua di scarico per irrigare i campi.

Le acque civili da depurare

"Rappresenterebbe un segnale di responsabilità da parte della Regione Lombardia, di fronte a una tendenza alla siccità e all'innalzamento delle temperature medie che ha assunto ormai contorni allarmanti, spingendo molte delle attività agricole al limite della sostenibilità economica e ambientale", ha detto il presidente Leonardo Bolis. Fare ricorso dunque alle acque reflue "civili", quelle utilizzate in attività domestiche o produttive; potrebbero essere sottoposte a processi di depurazione, per poi poter essere nuovamente riversate nell'ambiente. "Nella situazione di stress idrico che da diversi anni sta colpendo il settore primario, una coerente implementazione di questa opportunità normativa potrebbe rappresentare un baluardo significativo contro gli effetti del cambiamento climatico".

L'energia

In grande sofferenza anche le centrali idroelettriche sul Po, ormai sceso sotto il limite dei cinque metri, soglia necessaria per la produzione di energia. Stop alla centrale di Sermide, al confine con il Veneto, e parte di quella di Ostiglia, sul Po mantovano. "Queste centrali risultano esposte alla problematica della magra del fiume Po. Senza acqua, non funzionano le pompe di processo per la condensazione del vapore necessario alla produzione di energia elettrica", hanno detto a Fanpage.it da A2A, la società di energia elettrica, luce e gas che gestisce la centrale adesso ferma di Sermide. "Il livello del Po è troppo basso, non siamo più in grado di pescare l'acqua necessaria".

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