Micky Quiroga, il pilota “eroe” morto in Colombia. Anche suo padre morì pilotando un aereo
Settantuno persone, compresi quasi tutti i calciatori della squadra brasiliana del Chapecoense, sono morte nell’incidente aereo registrato lunedì notte in Colombia. L'aereo, un British Aerospace 146 della compagnia boliviana Lamia, aveva a bordo in totale 77 persone di cui 68 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio. Si è schiantato – per cause ancora da chiarire – sul monte El Gordo, vicino alla città colombiana di Medellin. Ora, col trascorrere delle ore, vengono fuori le storie delle persone che si trovavano a bordo di quel velivolo. Dei calciatori che avrebbero dovuto giocare oggi la finale della Copa Sudamericana contro l'Atletico Nacional di Medellin ma anche dell’equipaggio al lavoro per contribuire a realizzare il loro sogno. In particolare è venuta fuori la storia del pilota dell’aereo precipitato, Miguel Quiroga, conosciuto anche come “Micky”. Un pilota che molti media stanno definendo un eroe in quanto, prima del drammatico schianto, avrebbe fatto di tutto per evitare la tragedia.
Quiroga avrebbe infatti effettuato una manovra d'emergenza che permette all'aereo di scaricare nell'atmosfera tutto il combustibile prima di tentare un atterraggio, evitando così al velivolo di esplodere all'impatto. Se confermato il guasto elettrico come causa della tragedia, si spiegherebbe quindi la manovra del pilota: dopo aver scaricato il carburante avrebbe tentato di atterrare in una zona disabitata senza fare esplodere il suo aereo. E probabilmente anche grazie a lui se qualcuno su quell’aereo si è salvato. Lui, invece, non ce l’ha fatta: è morto mentre era alla guida del suo aereo proprio come, tanti anni fa, era morto suo padre. Era il 1963, infatti, quando Orlando Quiroga, padre di Micky, morì in un incidente aereo. Destino simile, dunque, per padre e figlio. Un figlio che come suo padre amava gli aerei e anche il calcio: del pilota Micky Quiroga ci resta qualche ultima foto prima dello schianto. Con alcuni calciatori della Chapecoense il pilota aveva scattato qualche foto in cabina prima di decollare da Santa Cruz.