Marò, l’Onu si tira indietro: “È una vicenda tra Italia e India”
Doccia fredda per la diplomazia italiana che, come ha confermato ieri Emma Bonino, sta cercando di creare un appoggio internazionale sulla vicenda dei marò in india. L'Onu, infatti, dopo le richieste dell'Italia si è tirata indietro sottolineando che la questione rimane una vicenda limitata al confronto tra i due Paesi. "È solo una questione bilaterale" ha spiegato infatti Martin Nesirsky, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Durante il consueto briefing quotidiano con la stampa accreditata, Nesirsky è stato interpellato sul ricorso dell'Italia all'Alto Commissariato per i Diritti Umani annunciato ieri dal nostro Ministro degli esteri, ma è stato categorico. "E' stata un'iniziativa del ministro Bonino di cui prendiamo atto, ma che non cambia i termini della questione che resta bilaterale" ha sottolineato ancora un volta il portavoce a cui ha fatto eco lo stesso segretario generale delle Nazioni Unite, spiegando: "È meglio che la questione venga affrontata bilateralmente piuttosto che con il coinvolgimento delle Nazioni Unite".
Una vera e propria bocciatura per la mossa italiana dunque, anche se non totalmente inattesa come la stessa Bonino ieri in Parlamento aveva fatto notare. L'offensiva diplomatica italiana dopo l'appoggio dell'Ue però non si ferma. L'inviato italiano per la vicenda dei marò, Staffan de Mistura, intanto ha lasciato oggi New Delhi alla volta di Roma, che raggiungerà nel tardo pomeriggio, per "urgenti consultazioni con il governo". Il ritorno in Italia di de Mistura, che durerà fino a domenica, era stato annunciato dal diretto interessato ieri. De Mistura, infatti, ha spiegato che il suo viaggio è dovuto al fatto che "l'udienza in Corte Suprema del 18 febbraio è della massima importanza per il futuro dei nostri fucilieri di Marina".