Si continua a scavare tra ciò che resta dell'hotel Rigopiano di Ferindola, in provincia di Pescara. Dieci persone, tra cui quattro bambini (tutti quelli che erano nella struttura) sarebbero state tratte in salvo. Cinque sono sotto le macerie, ma sono vive.
- Dieci persone salve: 5 sono ancora sotto la neve, ma vive. Salvi tutti e 4 i bambini 20 Gennaio
- I nomi delle cinque persone ancora vive sotto le macerie 20 Gennaio
- L'arrivo in ambulanza dei tre bambini salvati dall'Hotel Rigopiano 20 Gennaio
- Tra i superstiti c'è anche Giorgia Galassi, era nell'hotel col compagno 20 Gennaio
- I 3 bambini salvati sono partiti in elicottero verso l'ospedale di Pescara 20 Gennaio
Dieci persone salve: 5 sono ancora sotto la neve, ma vive. Salvi tutti e 4 i bambini
Dieci persone, tra cui quattro bimbi, sono state tratte in salvo dalle macerie dll'Hotel Rigopiano. "Erano sotto il solaio", hanno fatto sapere i vigili del fuoco che li hanno salvati oggi. Ma i soccorritori continuano a scavare alla ricerca degli altri dispersi. Con metri e metri di neve e con temperature ampiamente sotto zero, i soccorsi hanno lavorato grazie all'ausilio delle fotoelettriche ma a ritmi ridotti. Fino a ora sono due i cadaveri recuperati. "Appena ci hanno visto erano felicissimi e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolti positivamente per averci visto", ha raccontato il vice brigadiere del soccorso alpino della Guardia di finanza Marco Bini. In questo momento sono 2 i cadaveri recuperati dalla neve e dalle macerie dell'albergo.
Sono ancora sotto le macerie, ma vivi Vincenzo Forti, Edoardo di Carlo, Giorgia Galassi, Francesca Bronzi, Giampaolo Matrone. Tutti hanno risposto ai vigili del fuoco impegnati nelle ricerca dei dispersi rispondendo ai propri nomi.
Poco dopo le 18 i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie dell'hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo. Ciò vuole che sono stati tutti salvati i bimbi coinvolti nella valanga dell'albergo in provincia di Pescara. Tra loro c'è Edoardo di Carlo di dieci anni e l'altra figlia di Parete, Ludovica di sei: “Voglio i miei biscotti”, è stata la prima frase pronunciata dalla piccola. La. Gli altri sono il figlio di Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, che sarebbe tra i sopravvissuti secondo quanto riferito dal sindaco di Osimo; e il figlio di Sebastiano e Nadia Di Carlo, anche lui sopravvissuto in base a quanto riferito da una zia.
Contestazione dei parenti dei dispersi dell'hotel Rigopiano durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione medica dei superstiti ricoverati a Pescara. I familiari hanno urlato, chiedendo a gran voce informazioni sui loro congiunti. "Sono sotto otto metri di neve e sono 50 ore che aspettiamo. Vergogna". Lo staff sanitario ha cercato di tranquillizzarli, spiegando che al momento si conoscono solo i nomi delle persone già arrivate in ospedale. "I nomi ce li dovete dire. Sono usciti camminando, parlano. Ci avete chiesto i segni particolari. Non è possibile che non li avete".
Il quarto bambino in ospedale si chiama Samuel e ha 7 anni
Il quarto bimbo trasportato all'ospedale di Pescara, dopo essere stato estratto dalle macerie hotel Rigopiano, è Samuel Di Michelangelo, 7 anni, figlio del poliziotto di origine abruzzese che vive a Osimo (Ancona). La conferma viene da fonti delle forze dell'ordine. Nello stesso ospedale di Pescara sono ricoverati altri tre bambini estratti vivi: i fratelli Gianfilippo e Ludovica Parete e Edoardo Di Carlo.
I nomi delle cinque persone ancora vive sotto le macerie
Vincenzo Forti, Edoardo di Carlo, Giorgia Galassi, Francesca Bronzi, Giampaolo Matrone (nella foto con la compagna). Sono i nomi delle cinque persone ancora sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. Tutti hanno risposto ai vigili del fuoco impegnati nelle ricera dei dispersi rispondendo ai propri nomi.
Ludovica, la bimba appena salvata: "Voglio i miei biscotti"
"Voglio i miei biscotti". E' stata la prima richiesta fatta ai soccorritori da Ludovica, 6 anni, la figlia di Giampiero Parete, l'uomo di 38 anni che per primo ha lanciato l'allarme dall'hotel di Rigopiano. A riferire le parole della bambina, estratta viva poche ore fa dalle macerie, è Quintino Marcella, amico e datore di lavoro di Giampiero, che è riuscita a contattarla telefonicamente. "Ha chiesto i suoi biscotti, i suoi preferiti. La bambina sta bene. Certo, la famiglia Parete è provata, ma Gesù ha riconsegnato loro quello che hanno seminato, perché sono delle persone stupende".
L'arrivo in ambulanza dei tre bambini salvati dall'Hotel Rigopiano
Tra i superstiti c'è anche Giorgia Galassi, era nell'hotel col compagno
Tra i sopravvissuti ancora sotto le macerie dell'hotel Rigopiano di Ferindola ci sarebbe anche Giorgia Galassi, 22enne. La donna era nella struttura insieme al marito Vincenzo Forti. La notizia del suo salvataggio è stata data in anteprima su Facebook da Radio G Giulianova che sta seguendo tutte le fasi del salvataggio: "Giorgia Galassi è viva. I soccorritori hanno chiamato il suo nome e lei ha risposto. Giorgia è viva. Ne danno conferma anche i genitori. Si troverebbe, però, ancora all'interno dell'hotel. La tireranno fuori. È viva!!!!", si legge nel post. La coppia infatti era proprio del comune in provincia di Teramo.
Giorgia è una studentessa della facoltà di Scienze della Comunicazione a Teramo, con una grande passione per la moda, determinata ad inseguire il suo sogno: studiare moda e lavorare a Milano ed anche all’estero.
Una delle bimbe estratte vive dalle macerie dell'hotel arriva in ospedale
I 3 bambini salvati sono partiti in elicottero verso l'ospedale di Pescara
Sono appena partiti in elicottero da Penne diretti a Pescara i tre bambini salvati oggi pomeriggio sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. I piccoli sopravvissuti sono arrivati a Penne a bordo di ambulanze e poi sono stati caricati sul velivolo che li attendeva vicino al Centro di coordinamento dei soccorsi.
Tra loro c'è anche Ludovica L Parete, figlia del cuoco Giampiero sopravvissuto alla tragedia e che aveva dato l'allarme relativo al crollo dell'albergo. Gioia immensa e grande commozione da parte dei suoi familiari, dopo aver appreso nello stesso ospedale verso il quale sta viaggiando la bimba la notizia che Ludovica era in salvo. Poco prima a chi li ha incontrati, Adriana Parete aveva detto: "Stiamo solo aspettando mia figlia".
Curcio: "Cinque le vittime per il maltempo, due all'hotel Rigopiano"
"Le vittime collegate al maltempo sono cinque, due i decessi accertati all'hotel Rigopiano". Lo ha spiegato il Capo del Dipartimento di Protezione, Fabrizio Curcio, parlando dalla Dicomac di Rieti. "Abbiamo raggiunto le persone di cui avevamo segnalazioni, sia via terra che via aerea con gli elicotteri". Per l'energia elettrica, sono "47mila le utenze ancora disabilitate in Abruzzo, 2.800 nelle Marche, specie ad Ascoli Piceno. In alcuni casi è stato trasportato, sia via terra che via aerea, cibo per animali e restiamo in attesa di segnalazioni delle regioni".
"In questa giornata alcuni Comuni hanno emesso ordinanze di evacuazione totali o parziali del proprio territorio a causa del rischio valanghe". ha detto ancora Curcio.
Estratto vivo anche il piccolo Edoardo: la gioia incontenibile della zia
Tra i bambini estratti dalle macerie dell'hotel Rigopiano c'è anche Edoardo Di Carlo, che era nell'hote. con i genitori Sebastiano e Nadia. Il piccolino era stato localizzato in mattinata con una sua zia che aveva assicurato che era vivo; è stato in contatto con i soccorritori fino a quando questi non sono riusciti a raggiungerlo. Risultano tuttora dispersi i genitori del bambino. La famiglia risiede a Loreto Aprutino, Pescara.
Nel video, girato da Michele Pacella e caricato su YouTube, si vede la donna alle prese con le telecamere della stampa: "E' un miracolo, è una situazione stupenda e indescrivibile, hanno trovato mio nipote Edoardo. Fatemi arrivare da lui". Non si sa ancora nulla dei genitori, dice la donna ancora visibilmente scossa, che si divincola dai cronisti lasciando un ultimo messaggio: "Non ho mai perso la speranza".
Anche Ludovica, 6 anni, è sopravvissuta: le immagini del salvataggio della bimba
Tra gli ultimi tre bambini estratti vivi dalle macerie dell'hotel Rigopiano c'è anche Ludovica Parete, figlia del cuoco, Giampiero, sopravvissuto fin dal primo momento alla tragedia e che aveva dato l'allarme relativo al crollo dell'albergo. Questa mattina erano stati estratti vivi la moglie Adriana e l'altro figlio, Gianfilippo, di Parete: la famiglia si è così ricomposta. Nel video, le immagini del suo salvataggio in esclusiva de Il Tempo. Si vede la piccola, disorientate e infreddolita. Ma sta bene: è salva.
Le parole di Curcio: "Ci sono 5 persone vive ancora da estrarre"
"Giornata complicata ma non priva di elementi positivi. Cinque persone estratte dall'Hotel Rigopiano, una donna e 4 bambini, 5 le altre persone da estrarre". Sono le parole del Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dalla Dicomac di Rieti, lasciando intendere che le cinque persone da mettere in salvo sono vive.
Tra gli ultimi tre bimbi estratti vivi dalle macerie dell'hotel Rigopiano – secondo quanto apprende l'ANSA – vi è Ludovica Parete, figlia del cuoco, Giampiero, sopravvissuto alla tragedia dopo essersi rifiutato in auto e il primo a dare l'allarme relativo alla valanga. Questa mattina erano stati estratti vivi la moglie Adriana e l'altro figlio, Gianfilippo, di Parete: la famiglia si è così ricomposta.
La protesta dei parenti dei dispersi: "Sono 50 ore che aspettiamo, vergognatevi"
Contestazione dei parenti dei dispersi dell'hotel Rigopiano durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione medica dei superstiti ricoverati a Pescara. I familiari hanno urlato, chiedendo a gran voce informazioni sui loro congiunti. "Sono sotto otto metri di neve e sono 50 ore che aspettiamo. Vergogna". Lo staff sanitario ha cercato di tranquillizzarli, spiegando che al momento si conoscono solo i nomi delle persone già arrivate in ospedale. "I nomi ce li dovete dire. Sono usciti camminando, parlano. Ci avete chiesto i segni particolari. Non è possibile che non li avete".
Identificata anche la seconda vittima: si chiamava Gabriele D'Angelo
E' stata riconosciuta anche la seconda vittima della valanga di Rigopiano: si tratta di Gabriele D'Angelo, cameriere dell'Hotel. Sono stati i parenti a confermare l'accaduto. Già identificato invece Alessandro Giancaterino, collega di Gabriele.
Tutti salvi i bimbi coinvolti nella valanga: gli ultimi tre estratti dai pompieri
Poco dopo le 18 i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie dell'hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe – si apprende da fonti degli stessi vigili del fuoco – di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo. Sono dunque tutti salvi i bimbi coinvolti nella valanga dell'albergo in provincia di Pescare e tra le persone ritrovate in vita sotto ciò che resta dalla struttura alberghiera travolta. Uno è già in ospedale: è il figlio di Giampiero Parete, l'uomo che è scampato per caso al dramma, il primo a dare l'allarme il 18 pomeriggio. Gli altri sono il figlio di Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, che sarebbe tra i sopravvissuti secondo quanto riferito dal sindaco di Osimo; e il figlio di Sebastiano e Nadia Di Carlo, anche lui sopravvissuto in base a quanto riferito da una zia. Sarebbe viva anche la seconda figlia dei Parete: la mamma ha inviato i soccorritori che l'hanno salvata ad cercarla "nella stanza accanto".
Salgono dunque a dieci le persone recuperate vive dall'interno dell'Hotel Rigopiano. "Erano sotto il solaio", affermano i Vvf. I sopravvissuti stanno tutti abbastanza, se la caveranno. Ma i vigili del fuoco continuano a scavare alla ricerca degli altri dispersi. Con le temperature ampiamente sotto zero, i soccorsi non sono stati semplici. I pompieri si sono aiutati anche colle fotoelettriche ma a ritmi ridotti. "Appena ci hanno visto erano felicissimi e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolti positivamente per averci visto", ha raccontato il vice brigadiere del soccorso alpino della Guardia di finanza Marco Bini. In questo momento sono 2 i cadaveri recuperati dalla neve e dalle macerie dell'albergo.
"Non ci libereranno", gli sms di Linda bloccata nell'Hotel Rigopiano
Linda Salzetta, 31 anni di Penne, è una delle persone bloccate nell'hotel Rigopiano. Martedì 17 intorno alle 16, poco prima che la valanga si abbattesse sull'albergo dove lavorava come collaboratrice, scriveva ad un'amica su Whatsapp. Le foto di quella conversazione sono state pubblicate in esclusiva da News Mediaset."E per finire terremoto, spero di tornare a casa", questo il messaggio delle 16.09. La risposta dell'amica: "Mammamia tesoro speriamo che oggi è tutto, stai tranquilla, noi combattiamo con l'acqua,fammi sapere come procede". Linda ribatte con un inquietante "non ci libereranno". E ancora, preoccupata: "E con il pensiero di casa che sta crollando tutto".
L'allarme dell'INGV: "Non escludiamo nuovo sisma uguale o anche più forte"
"Non sorprenderebbe se nelle zone colpite dai terremoti del 18 gennaio si verificasse una scossa di intensità pari o superiore a quelle avvenute". Lo ha detto all'ANSA il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. "Non sappiamo quanta possa essere l'energia ancora da liberare, ma è più che legittimo dire che non è da escludere un evento più importante, ma non è possibile dire quando", ha aggiunto Doglioni.
Nelle ultime ore gli eventi sismici tra le province dell’Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice) non si sono mai fermati. E' un'area che registra dal 18 gennaio "una sequenza molto attiva", ha rivelato lo stesso Isituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che, ad oggi, complessivamente, ha rilevato quasi 600 eventi sismici di magnitudo maggiore o uguale di 2 e salgono a circa 70 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 rispetto a ieri.
Si lavora con cautela per evitare crolli: "Localizzate altre persone"
I soccorritori stanno operando in una situazione delicatissima per estrarre le 4 persone individuate evitando che le travi del solaio possano cedere, dunque si lavora con estrema cautela. Stanno operando i vigili del fuoco e conducendo un'azione con personale esperto e specifici mezzi. Ci sarebbero dalle 3 alle 5 persone localizzate.
Prima vittima accertata dell’Hotel Rigopiano è Alessandro Giancaterino
È stata identificata la prima vittima della valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano di Farindola. Si tratta di Alessandro Giancaterino, dipendente come cameriere della struttura alberghiera abruzzese. Lo riferiscono fonti qualificate. Alessandro è il fratello dell'ex sindaco di Farindola.
Stalle evacuate nelle zone terremotate per salvare gli animali
Sono in corso le operazioni di evacuazione delle stalle crollate o lesionate con il trasferimento degli animali sfollati in strutture più sicure dopo che centinaia di mucche e pecore sono morte per i crolli o per l'impossibilità di garantire ricoveri caldi e il giusto nutrimento. Lo fa sapere la la Coldiretti che, in collaborazione con l'Associazione Italiana Allevatori, ha avviato i trasferimenti. “Una corsa contro il tempo – sottolinea la Coldiretti – con la mobilitazione dei trattori per liberare le strade da neve e ghiaccio e raggiungere le stalle isolate da giorni dove occorre garantire l'operatività degli impianti di mungitura e abbeveraggio ma anche la consegna dei mangimi, fino ad arrivare al trasferimento degli animali su mezzi idonei ed alla loro sistemazione in nuovi ricoveri”. Coldiretti parla di operazioni faticose ma rese possibili da un'estesa rete di solidarietà degli allevatori italiani e dalla collaborazione dell'esercito e protezione civile.
Rigopiano, il figlio di Parete sta bene: “Scherza e ride”
Il figlio di Giampiero Parete, Gianfilippo, “scherza e ride” sul letto dell'ospedale. Lo si apprende da fonti sanitarie. Lui e la madre stanno bene: presentavano una lieve ipotermia e sono stati stabilizzati. Ora sono in osservazione, in compagnia di Giampiero, il papà e marito che è riuscito ad evitare la slavina e ha lanciato l'allarme.
Terremoto ed emergenza neve, Cdm stanzia 30 mln per primi interventi
Dopo il sisma del 18 gennaio e gli eccezionali fenomeni meteorologici che nella seconda decade di gennaio hanno colpito Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il Cdm ha esteso gli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata il 25/8 2016 e autorizzato un ulteriore, primo stanziamento, di 30 milioni di euro destinato a far fronte ai primi urgenti interventi di soccorso legati alla fase di emergenza. Lo stanziamento andrà a valere sulle disponibilità del Fondo per le Emergenze Nazionali. Lo comunica la nota del Consiglio dei Ministri.
Rigopiano, soccorritori in contatto con una donna e due bambini
Dopo aver individuato e raggiunto una settima persona sotto le macerie dell’albergo i soccorritori sarebbero entrati in contatto con altre tre persone: si tratta di una donna di due bambini.
Sindaco Farindola: “Soccorritori al lavoro in condizioni difficilissime”
Il primo gruppo di persone individuate sotto le macerie dell'hotel Rigopiano si sarebbe trovato nella zona ricreativa dell'albergo, dove c'erano il bar e la sala biliardo. A spiegarlo è il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, che ha aggiunto che la situazione è in continua evoluzione. “Con quella slavina non c'era alcuna possibilità. È davvero un miracolo”, ha aggiunto sottolineando che i soccorritori stanno lavorando in condizioni difficilissime con il rischio di nuove valanghe e la nebbia che è scesa sulla zona.
Giampiero Parete ha riabbracciato moglie e figlio, ancora intrappolata la figlioletta
Giampiero Parete, l’uomo che ha dato l’allarme dopo la valanga sull’Hotel Rigopiano, è stato dimesso e ha già riabbracciato la moglie e il figlio, che si trovano attualmente in osservazione nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Pescara. L’uomo ora è con i suoi familiari ma manca ancora l'altra figlia, la piccola Ludovica, che era con loro in albergo.
La zia del piccolo Edoardo: “Mio nipote è vivo, è un miracolo”
“È un miracolo, è una situazione stupenda e indescrivibile, hanno trovato mio nipote Edoardo. Fatemi arrivare da lui”, ha detto Simona Di Carlo, consigliere comunale a Pescara e zia del piccolo Edoardo, uno dei bimbi trovati vivi tra le macerie dell'Hotel Rigopiano. Edoardo era a Rigopiano con i genitori, Sebastiano Di Carlo la moglie Nadia, che risiedono a Loreto Aprutino (Pescara). “È una sensazione bellissima, indescrivibile”, ha detto ancora la zia del bambino. “Mio nipote è vivo, ora voglio solo vederlo. E se lui è vivo, forse i genitori lo hanno protetto”, ha aggiunto. “Non ho mai perso la speranza, anche se sono due giorni che piango”, ha detto ancora ai giornalisti.
Il sindaco di Farindola: “Si sentono altre voci”
Anche il sindaco di Farindola ha confermato che dall’Hotel Rigopiano si sentono le voci di altre persone ancora intrappolate.
Intanto i soccorritori stanno estraendo dalle macerie la terza persona del primo gruppo di sei superstiti individuato questa mattina. Lo rendono noto fonti dei vigili del fuoco aggiungendo che è stato anche individuato e raggiunto un settimo superstite.
Sindaco Osimo: “Salvi il poliziotto Di Michelangelo, la moglie Marina e il figlio”
Tra le persone salvate dall'Hotel Rigopiano ci sarebbero tre marchigiani: si tratta di Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. A darne notizia è il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti “dei familiari e delle forze di polizia”.
Ci sarebbero altre 5 persone che rispondono a segnali
Con estrema cautela, i vigili del fuoco hanno comunicato la possibilità di altre persone vive sotto l'Hotel Rigopiano. In cinque risponderebbero ai segnali, ma il numero è ancora da confermare. I vigili del fuoco ancora non hanno raggiunto i superstiti. Si continua dunque a scavare.
Da ieri intorno all’Hotel Rigopiano proseguono le attività dei soccorritori per cercare le persone che si trovavano all’interno della struttura e che risultano disperse. Le ricerche sono complicate dal freddo e dall’enorme quantità di neve, che si è insinuata negli ambienti dell’albergo rendendo difficili gli spostamenti al suo interno.
Una delle donne salvate è la moglie di Parete: “Cercate mia figlia”. Salvo il bimbo
È la moglie di Giampiero Parete, l’uomo che si è salvato della slavina all'hotel Rigopiano e per primo ha dato l’allarme, la donna estratta viva con il figlio dai soccorritori. È quanto riferisce Leonardo Gagliardi della Guardia di finanza. “Andate da mia figlia è nella stanza accanto”, ha detto la donna ai soccorritori, che ora stanno cercando la bambina. Anche il direttore sanitario della ASL di Pescara Valterio Fortunato ha confermato che la moglie e il figlio di Parete sono già in ospedale e stanno bene. Sono stati stabilizzati e sono in osservazione. Si attende l'arrivo di altri quattro pazienti, uno dei quali, secondo quanto riferisce la Asl, già in volo. Non si conoscono per ora condizioni cliniche e generalità. Parete è stato informato.
Giampiero Parete, cuoco di 38 anni residente a Montesilvano (Pescara), si è salvato miracolosamente dalla tragedia sul Gran Sasso perché era andato in auto a prendere una medicina per la moglie che aveva mal di testa. “Mentre tornavo verso l'hotel ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all'edificio. Ha travolto anche me, ma parzialmente. Ho visto gran parte dell'albergo ricoperto dalla neve”, ha detto l’uomo che poi ha chiamato il suo datore di lavoro per dare l’allarme. “I miei due figli e mia moglie sono nell’hotel”, aveva detto ai soccorritori.