Letta suggerisce il motto del Pd: “You’ll never walk alone”
C'era grande attesa per il discorso di Enrico Letta all'assemblea nazionale del Partito Democratico alla Fiera di Roma. Il Presidente del Consiglio ha parlato a lungo del rapporto fra il partito ed il Governo in carica, ribadendo il concetto già espresso negli ultimi giorni: "Non voglio che il mio governo duri ad ogni costo, ma so che ce la metterò tutta per dare quelle risposte di cui il Paese ha bisogno". Ma soprattutto Letta ha parlato dei temi dell'azione di Governo, della necessità che sia avviato il percorso delle riforme e del ruolo fondamentale del Parlamento nel sostegno all'esecutivo. Un'azione che partirà dalle priorità del Paese, "il tema dell'occupazione giovanile in Europa con una golden rule sull'abbattimento delle tasse per i giovani", un ripensamento delle politiche fiscali e per la crescita, il tema dei diritti (con il sostegno esplicito alle proposte del ministro Kyenge) e le riforme istituzionali, a partire dalla legge elettorale e dalla fine del finanziamento pubblico dei partiti come lo abbiamo conosciuto, sostituito da forme che diano protagonismo alla società.
Quanto al Partito Democratico, Letta, che ha condiviso la segreteria con Pier Luigi Bersani, giudica positivamente la scelta di Guglielmo Epifani, "una buona notizia anche per il governo". Ma soprattutto il Presidente del Consiglio in carica si sente di dare un consiglio al neo segretario: scegliere come motto lo storico inno dei supporters del Liverpool. "We'll never walk alone" (in realtà l'inno, una canzone del dopoguerra, sarebbe "you'll never walk alone"), è secondo Letta il messaggio giusto per far capire ai militanti che il partito è unito e cammina compatto. Basterà?