La piazza di Licodia Eubea dedicata a Stefania Noce, vittima di femminicidio
“Piazza Stefania Noce vittima di femminicidio 1987-2011”: sono queste le parole (e le date di nascita e di morte tragicamente vicine) che appaiono da qualche ora su una targa presente in una piazza di Licodia Eubea, comune del catanese teatro un anno fa di un terribile delitto. Il 27 dicembre del 2011 un ragazzo di 24 anni impugnò un coltello e uccise due persone: Stefania Noce, la sua ex fidanzata 24enne, e il nonno di 71 anni Paolo Miano, “colpevole” di aver provato a difendere in casa sua nipote. L’omicidio di Stefania è uno di quei delitti che hanno ormai un nome, femminicidi, e che avvengono con una regolarità spaventosa. Stefania era una ragazza per bene, studentessa attiva anche come femminista: per tutti questi motivi, a un anno dalla sua morte sono in tanti che ancora la ricordano, non solo nel suo comune nel catanese. Il ricordo della 24enne uccisa, per esempio, corre anche tramite Facebook dove ci sono delle pagine che raccontano le iniziative a suo nome.
La fiaccolata, la piazza e l’aula dell’università col nome di Stefania – Per tutti questi motivi la giovane di Licodia Eubea è diventata, anche con questa piazza, una specie di simbolo delle donne uccise per mano di partner, mariti o ex fidanzati. Un simbolo, appunto, dell’orribile fenomeno del femminicidio. Ieri, in occasione dell’anniversario della sua morte, i cittadini del comune di Licodia Eubea hanno prima partecipato a una fiaccolata e poi all'inaugurazione della piazzetta, il tutto in un clima di profonda commozione. In onore di Stefania, inoltre, sarà intitolata anche un’aula dell’università di Catania. Si tratta dell’aula A2 del complesso sede del dipartimento di Lettere e Filosofia, l’università che Stefania Noce frequentava. Un’aula che da “anonima” testimonierà dunque ogni giorno la violenza sulle donne, un modo per ricordare la giovane però non solo come vittima ma anche per le battaglie che amava portare avanti.