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La nube radioattiva è arrivata in Italia: ”Non è pericolosa” dice il ministro della salute

I cieli italiani da questa notte contengono masse d’aria debolmente contaminate da materiale radioattivo proveniente dallo scoppio della centrale nucleare di Fukushima, ma gli esperti tranquillizzano: ”Non ci sono percoli”.
A cura di Biagio Chiariello
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I cieli italiani da questa notte contengono alcune masse d’aria debolmente contaminate da materiale radioattivo proveniente dall'esplosione della centrale nucleare di Fukushima in Giappone in seguito al devastante terremoto che si è abbattuto sul nord-est del Paese. Ad ogni modo, secondo gli esperti non ci sono rischi per la salute: "Nessuna nube tossica, solo correnti d'aria non pericolose," assicura il Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Pertanto non c'è motivo di preoccuparsi: l'Italia non sarà coinvolta nell'allarme nucleare del Giappone,  con verdure e latte radioattivi. Il motivo è semplice, aggiunge lo stesso Fazio: "Si tratta solo di correnti d’aria che contengono minime quantità di radioattività assolutamente non tossiche e non pericolose".

Tranquillo è anche Daniele Olivetti di 3bmeteo che spiega che "non si tratta di una vera e propria nube radioattiva", visto che nel lungo percorso la masse d’aria contaminata si è attenuata immensamente e già in Califor­nia sono state calcolate concentrazioni di milioni di volte inferiori a quelle che potrebbero risultare nocive per la salute dell'uomo. Anche Lamberto Matteocci, ingegnere dell’Ispra, l’istituto del ministero dell’Ambiente che coordina le verifiche dell’attività nucleare , chiarisce che le radiazioni in arrivo sono “centomila volte inferiori a quelle presenti in natura. Il viaggio attraverso gli oceani ha fatto perdere a questa massa d’aria la concentrazione di pericolosità”.

Il Department of Atmospheric and Climate Research del The Norwegian Institute for Air Research (NILU) ha reso noto un schema che illustra l’evoluzione e il numero di radiazioni che si diffonderanno in tutto il mondo. Si crede che la nube radioattiva sarà 100mila volte inferiore a quella generalmente ricevuta dalla radioattività naturale e dunque irrilevante.

Un ottimismo che purtroppo non va di pari passo con quanto sta accadendo in questo momento nel Paese del Sole Levante dove le istituzioni competenti hanno analizzato un tratto di mare, nei pressi della centrale nucleare di Fukushima, che risulta avere la presenza di iodio radioattivo 147 volte i livelli fissati dalla legge. Ma c'è anche un buona notizia: i livelli di radioattività nell'acqua potabile si sono abbassati e dunque non c'è più la necessità di vietare il consumo ai neonati come disposto fino a ieri.

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